LIBOR: quando e da quale tasso viene sostituito | Investire.biz

LIBOR: quando e da quale tasso viene sostituito

27 mag 2022 - 14:30

05 dic 2022 - 17:09

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Dopo quasi 40 anni dall'introduzione, il LIBOR è destinato a scomparire. Vediamo da chi sarà sostituito e tutto quello che c'è da sapere

Il LIBOR è destinato a scomparire dalla scena finanziaria come indice di riferimento utilizzato nei mercati finanziari, dopo quasi 40 anni di vita. Il tasso interbancario infatti è nato nel 1984 quando la British Bankers' Association decise di creare un parametro per i prestiti tra istituti di crediti nel settore finanziario di Londra. Fino al 1986 è stato usato come tasso semplice, ma poi è diventato un indice su cui i mercati si sono appoggiati nell'applicazione dei vari strumenti finanziari. Adesso si appresta a dire addio, rimpiazzato da altri tassi ritenuti più affidabili. Cerchiamo quindi di capire l'iter che ha portato alla sua sostituzione e quali saranno gli effetti sui mercati finanziari.

 

LIBOR: cos'è e come funziona

Il LIBOR sta per London Interbank Offered Rate e indica il tasso al quale le banche si finanziano tra di loro a una scadenza che va da 1 giorno a 1 anno. La formulazione del LIBOR avviene nel seguente modo: l'istituto che gestisce il tasso, ossia l'Intercontinental Exchange Benchmark Administration, chiede ogni giorno alle 17 banche più importanti di Londra l'interesse che applicano a breve ad altre aziende di credito per i prestiti concessi. Dalla griglia che risulta vengono eliminati i 4 tassi più bassi e i 4 più alti, al che si fa una media tra i tassi rimanenti determinando il LIBOR del giorno.

Quindi si tratta di un parametro che varia quotidianamente. Inoltre, si basa sulle principali valute sulla piazza come dollaro USA, euro, sterlina britannica, yen giapponese e franco svizzero. Tra le varie funzioni che il LIBOR esercita, vi è quella di monitoraggio dello stato di salute del sistema finanziario. In sostanza, tassi più alti stanno a significare che le banche chiedono di più per prestare denaro alle loro colleghe, il che denota una carenza di fiducia. Ciò di solito avviene in modo particolare nei momenti di crisi finanziarie.  

 

LIBOR: perché sarà sostituito

Per capire le ragioni per cui il LIBOR non sarà più utilizzato come tasso di riferimento nei mercati finanziari, bisogna fare un passo indietro e riportare alcune vicende controverse che lo hanno interessato. Già nel 1991 cominciarono a emergere situazioni torbide che vedevano coinvolte alcune banche che effettuavano manipolazioni nello stabilire i tassi e i valori all'interno dei loro crediti. Il vero scandalo però esplose a seguito della grande crisi del 2008, che segnò la capitolazione di una delle più grandi banche del mondo, la Lehman Brothers.

In una causa civile che mise a confronto diversi istituti di credito con le Autorità britanniche e statunitensi, la seconda banca del Regno Unito, Barclays, ammise di aver manipolato il tasso di riferimento per trarne vantaggio finanziario. Quindi, concordò una multa di 453 milioni di dollari. La cosa generò una reazione a catena e in poco tempo altre grandi banche mondiali furono colpite da ammende pesantissime fino a un totale di oltre 9 miliardi di dollari, con la condanna di diversi manager.

In totale crisi reputazionale, il LIBOR ha cominciato a essere sempre meno utilizzato, poiché le banche hanno fatto meno ricorso ai prestiti interbancari. A quel punto le Banche Centrali di tutto il mondo hanno spinto per l'eliminazione graduale del LIBOR. Le Autorità di regolamentazione hanno colto l'invito e studiato un modo affinché i parametri standard dei tassi d'interesse fossero affidabili e rilevanti, oltre al fatto che il processo di calcolo fosse reso credibile e trasparente nel lungo periodo. Per raggiungere l'obiettivo l'idea era che i nuovi tassi d'interesse venissero amministrati dalla Banche Centrali e basati su transazioni realmente effettuate in mercati liquidi e solidi, mentre il LIBOR viene generato solo da quotazioni fornite da un gruppo di banche.

 

LIBOR: chi saranno i sostituti

Il LIBOR verrà sostituito da altri tassi d'interesse che sono definiti come privi di rischio. I principali sono 3, come di seguito illustrato:

 

Sterling Overnight Index Average (SONIA)

Il SONIA subentrerà al LIBOR in sterline britanniche ed è già molto utilizzato in diverse aree dei mercati finanziari. Il tasso si basa su transazioni effettive e non ipotetiche. Questo lo distingue principalmente dal LIBOR, il quale è di natura prospettica in quanto i tassi sono fissati all'inizio di periodi diversi. Inoltre, si riferisce alle transazioni overnight, quindi vale solo per un giorno lavorativo. Il SONIA trae origine dal mercato degli swap su tassi d'interesse, che di per sé presenta caratteristiche di solidità e liquidità. Infine, viene utilizzato per un volume di asset che oltrepassa i 30 mila miliardi di sterline annui.

 

Euro Short-Term Rate (€STR)

L'€STR è un tasso che misura il costo dei prestiti overnight in euro dalle principali banche dell’Eurozona, con la Banca Centrale Europea che ha la responsabilità generale per la determinazione del tasso. Il calcolo viene effettuato su operazioni di mercato effettive su base overnight. Nei primi anni mesi dalla sua introduzione, avvenuta nell'ottobre del 2019, l'€STR ha mostrato modeste variazioni giornaliere, per poi avere un'accelerazione nelle oscillazioni quando è scoppiata la pandemia. Tuttavia, queste sono durate poco e nel complesso il tasso mostra una bassa volatilità.

 

Secured Overnight Financing Rate (SOFR)

Il SOFR è un tasso d'interesse overnight che le banche utilizzano per valutare derivati, in particolare swaps sui tassi, e prestiti denominati in dollari USA. Tale tasso si basa sulle transazioni giornaliere effettive nel mercato dei pronti contro termine dei titoli di Stato USA. La Federal Reserve ha iniziato a pubblicare il SOFR nell'aprile 2018, proprio in prospettiva di una sostituzione futura del LIBOR. Quindi è la Banca Centrale americana che si occupa dell'amministrazione del tasso. Il SOFR è un indicatore più accurato rispetto al LIBOR, se non altro perché il mercato dei pronti contro termine del Tesoro è negoziato circa 1.500 volte in più rispetto a quello dei prestiti interbancari.

 

LIBOR: quando avverrà il passaggio

A partire dal 1° gennaio di quest'anno per le scadenze più brevi il LIBOR è andato già in pensione. La transizione verso gli altri tassi sarà completata a metà 2023, in modo da consentire la maturazione della maggior parte dei contratti in sospeso, in particolare per quel che riguarda il LIBOR in dollari. In Gran Bretagna nel frattempo gli istituti finanziari probabilmente apporteranno modifiche ai fondi e ai prodotti in sterline indicizzati al LIBOR, introducendo il SONIA come sostituto. Questo già avviene per molti prodotti in sterline, il che mostra un passaggio più rapido rispetto a quanto accade tra LIBOR e SOFR.

 

LIBOR: quali effetti avrà la sostituzione sugli investimenti

Molti si chiedono quali possono essere gli effetti sul capitale degli investitori, con il passaggio dal LIBOR ad altri tassi di riferimento. Si possono configurare 3 situazioni che vale la pena di sottolineare. La prima fa riferimento a investimenti in cui capitale e flussi finanziari sono legati al LIBOR. Con il tempo ci sarà uno switch e il legame sarà stabilito con il nuovo parametro. La seconda riguarda la fattispecie in cui l'obiettivo di performance di un fondo è ancorato al tasso d'interesse LIBOR. In questo caso si determinerà il cambio del benchmark di performance che sarà in qualche modo legato al nuovo tasso. Infine vi può essere una situazione in cui le commissioni sono indicizzate al LIBOR. Giocoforza verrà modificata la modalità di calcolo.

 

 

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