Secondo le recenti stime di Morgan Stanley, l'introduzione dell' euro digitale potrebbe ridurre dell'8% i depositi dei clienti delle banche della zona euro, anche se la percentuale potrebbe essere più alta in alcuni dei Paesi minori del blocco. Vediamo i dettagli.
Euro digitale: cosa ne pensano gli analisti di Morgan Stanley
Si prevede che nei prossimi mesi la Banca centrale europea accelererà gli sforzi volti alla creazione di un euro digitale e, anche se il lancio effettivo della valuta potrebbe richiedere ancora un paio di anni, gli economisti stanno già considerando le potenziali conseguenze.
Con il 90% delle banche centrali mondiali ora al lavoro sulle proprie Central Bank Digital Currency (CBDC), una domanda fondamentale è se queste monete mineranno la liquidità detenuta al momento nei conti delle banche. Secondo stime degli analisti di Morgan Stanley, basate su uno scenario bear case, ogni cittadino della zona euro oltre l'età di 15 anni trasferirà 3.000 euro in un portafoglio digitale controllato dalla BCE.
L'ammontare è stato menzionato da alcuni membri dell’Eurotower ed esperti di mercato come un ipotetico tetto o limite massimo. “In teoria ciò potrebbe ridurre di almeno 873 miliardi di euro, pari all'8%, i depositi totali nella zona euro, suddivisi in depositi familiari e di società non finanziarie”, affermano gli analisti di Morgan Stanley.
Le banche dei Paesi più piccoli, in particolare Lettonia, Lituania, Estonia, Slovacchia, Slovenia e Grecia, potrebbero teoricamente essere colpite più della media. La conversione di 3.000 euro di depositi in questi Paesi equivale alla conversione del 17%-30% dei depositi totali e del 22%-51% dei depositi totali delle famiglie.
Euro digitale: che cosa è e come funziona
L’euro digitale si affiancherà al contante, senza sostituirlo: la moneta emessa dalla Banca centrale europea in forma elettronica consentirà ai cittadini e le imprese di effettuare pagamenti in modo rapido e sicuro, senza più bisogno di ricorrere alle banconote.
Ogni euro digitale avrà lo stesso valore di un euro fisico. Questa nuova valuta emessa dall’istituto di Francoforte sarebbe solo un “mezzo di pagamento, non una forma di investimento che compete con altri strumenti finanziari”.
In questa nuova epoca un euro digitale garantirebbe che i cittadini dell’area dell’euro possano continuare ad avere accesso gratuito a un mezzo di pagamento semplice, universalmente accettato, sicuro e affidabile ( clicca qui per saperne di più sull’euro digitale).