I data center potrebbero trovare una fonte preziosa di elettricità dall'energia geotermica. Questo è quanto ha riferito l'Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE) in un rapporto, secondo cui le tecniche di trivellazione dello scisto hanno stimolato lo sviluppo della geotermia. "La nuova struttura della geotermia è molto simile alla rivoluzione del petrolio e del gas. Vediamo che le nuove tecnologie stanno sbloccando il potenziale globale con la cosiddetta perforazione orizzontale e l'hydrofracking utilizzati nello scisto", ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell'agenzia con sede a Parigi.
I data center sono estremamente energivori, perché hanno bisogno di un flusso continuo per sostenere l'elaborazione di una quantità enorme di dati, resa ancora più evidente dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Molte grandi aziende tecnologiche come Microsoft, Alphabet e Amazon si stanno affannando a trovare fonti alternative a gas e petrolio per alimentare i loro data center.
Recentemente, per lo scopo, hanno stipulato contratti con diverse società operative nel campo del nucleare, ma questo non basta anche perché la costruzione e messa a punto dei reattori atomici richiede una tempistica lunga. "Uno dei fattori trainanti di questo appetito per l'energia geotermica è la necessità di elettricità per i data center. Se si guarda agli Stati Uniti, c'è una grande spinta per i data center, che necessitano di elettricità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, rendendo la geotermia una buona scelta", ha detto Birol.
Energia geotermica: vantaggi ma anche ostacoli
Attualmente la geotermia soddisfa circa l’1% della domanda globale di elettricità, mentre il 75% del potenziale globale dell'energia geotermica è concentrato in ordine negli Stati Uniti, in Cina e in India, ha affermato l'AIE. Il rapporto dell'agenzia evidenzia anche che oltre 100 Paesi hanno politiche in atto per il solare fotovoltaico e l’eolico terrestre, ma solo 30 hanno delle politiche per la geotermia.
Il presidente USA neo eletto
Donald Trump ha promesso più trivellazioni di petrolio e gas, dando un colpo all'energia verde. Birol sostiene che ciò potrebbe benissimo tenere in considerazione l'aumento dell'energia geotermica. Anche perché, rispetto alle energie rinnovabili come il solare e l'eolico, quella geotermica ha il vantaggio di essere una
fonte di energia costante.
Tuttavia, l'AIE afferma che si è ancora in uno stadio embrionale e c'è bisogno che, con il sostegno del governo, si facciano importanti investimenti. Spostare questa tipologia di energia in cima alle agende nazionali può fare molto per ridurre la percezione del rischio del progetto e sbloccare nuovi investimenti. Tutto ciò però dovrà fare i conti con l'eventuale opposizione degli attivisti dell'ambiente, da sempre contrari alle trivellazioni. La loro preoccupazione è che, come successo per ciò che riguarda il gas e il petrolio, la trivellazione possa portare all'inquinamento delle acque e al sopraggiungere di terremoti.