Le
banche USA sono finite sotto indagine della
Securities and Exchange Commission per i cosiddetti conti "
cash sweep". Si tratta di conti dove gli istituti finanziari americani pagano tassi di interesse molto bassi o nulli ai propri clienti e utilizzano i fondi per ottenere redditi a tassi molto più elevati. Questo modus operandi sarebbe scorretto, secondo i funzionari della SEC, in quanto la Federal Reserve ha aumentato i tassi negli ultimi due anni e mezzo, ma non c'è stato un equilibrio nell'adeguamento tra tassi attivi e passivi.
Più precisamente, tramite questa indagine l'autorità regolamentare vuole verificare se le banche USA abbiano indirizzato i loro clienti verso i conti sweep e se i consulenti finanziari abbiano proposto o meno di spostare i fondi giacenti nei conti aperti verso altre opportunità che presentavano un rischio simile e una redditività maggiore. La posta in gioco è molto alta perché, come sottolinea Robert Finkel, senior partner di Wolf Popper, in causa contro Morgan Stanley sulla questione, "si sta parlando di un trasferimento miliardario di ricchezza".
Quali sono le banche USA coinvolte nei conti cash sweep
La SEC sta eseguendo un'indagine a tappeto su diverse grandi banche USA e non solo. Morgan Stanley è una delle aziende coinvolte e a inizio settimana ha chiesto informazioni sul caso per la prima volta dal mese di aprile.
Wells Fargo è entrata anche nel mirino del regolatore. La scorsa settimana ha manifestato l'impegno di colloquiare con la SEC per risolvere la questione attraverso una divulgazione finanziaria. La banca ha pagato appena lo 0,05% di interessi sui conti sweep a inizio 2024, aumentandolo solo di recente. Per questo, ha riferito agli analisti che il reddito netto da interessi diminuirà quest'anno di 350 milioni di dollari. A luglio l'azienda di credito ha dovuto affrontare due class action, che si aggiungono ad altre cause legali precedenti.
Bank of America figura altresì tra le Big Bank che hanno adottato la pratica dei conti cash sweep. Nel suo deposito trimestrale dei titoli ha dichiarato di aver affrontato un esame sui tassi pagati ai clienti in merito alla liquidità dormiente investita in depositi bancari che pagano interessi.
Particolarmente colpita dalle accuse legali nelle ultime settimane sono Ameriprise e LPL Financial, il più grande broker-dealer indipendente negli Stati Uniti. Nel primo caso i querelanti hanno parlato di una reiterata "cattiva condotta degli imputati", che è stata "estremamente redditizia per loro, ma altrettanto dannosa per il loro clienti, in chiara violazione dei loro doveri nei confronti degli stessi". Quanto a LPL Financial, l'intermediario in un recente deposito ha riferito che intende difendersi vigorosamente, poiché "i veicoli di cash sweep hanno dato priorità a sicurezza, liquidità e rendimento, in quest'ordine", oltre al fatto che l'azienda "offriva altre opzioni di investimento più adatte a orizzonti temporali più lunghi".