Noto per aver fondato una delle etichette discografiche più importanti nella storia della musica contemporanea, Richard Branson ha lasciato il segno anche su svariati settori professionali, contagiando ed ispirando milioni di giovani imprenditori. Ecco chi è e come ha raggiunto il successo il miliardario inglese.
Nato a Londra il 18 luglio 1950, Sir Richard Charles Nicholas Branson, meglio noto come Richard Branson, è un imprenditore britannico, fondatore del Virgin Group.
La storia imprenditoriale di Branson è una carica di energia per i nuovi imprenditori ed sorprendente perché il luogo comune suggerisce che un grande imprenditore debba avere un titolo di studio di alto livello.
I successi di Branson invece dicono che l’istinto e un pizzico di fortuna sono altrettanto utili e spesso sono l’unica cosa che conta per creare un patrimonio di miliardi di dollari. Percorriamo insieme la sua storia per capire come ha fatto.
Origini e periodo scolastico
Richard Branson nasce a Blackheath, un quartiere a sud di Londra da una famiglia che faceva parte della middle class britannica. Suo padre, Edward James Branson, ha lavorato come avvocato. Sua madre, Eva Branson, era impiegata come assistente di volo. Suo nonno, l'Onorevole Sir George Arthur Harwin Branson, era un giudice della High Court of Justice. Branson ha due sorelle più giovani.
Il giovane Richard, che ha lottato con la dislessia, ha avuto molte difficoltà durante il periodo scolastico. Ha quasi fallito la scuola preparatoria Scaitcliffe, che ha frequentato fino all'età di 13 anni. Successivamente si è trasferito al collegio Stowe School, nel Buckinghamshire, in Inghilterra.
Richard non era certo brillante a scuola, ma il senso degli affari è sempre stato il suo pallino: già all’età di 16 anni fonda il magazine “Student”, poco più di un giornalino scolastico, con un target rivolto agli studenti del suo stesso istituto, che in poco tempo diventa molto apprezzato.
Per questo motivo Branson decide di abbandonare la scuola. C’è da raccontare un curioso aneddoto sul suo abbandono. L’ultimo giorno di scuola il preside dell’istituto lo ammonì dicendo che con le sue capacità ci si poteva aspettare solo due cose: “Questo ragazzo o finisce in galera o diventa milionario”. Il preside si sbaglio: Branson, col tempo, diventò miliardario. In poco tempo il giornale diventa uno dei più importanti e ottiene grandi finanziamenti da parte di alcuni sponsor, riuscendo così a farsi conoscere e arrivare addirittura ad intervistare parlamentari e rockstar.
La passione per la musica e la nascita di Virgin Records
Dopo il periodo scolastico, Richard segue la sua grande passione per la musica. Decide di prendere in gestione un magazzino: l’idea è quella di farne un negozio di dischi. L’attività ha subito successo, tanto da essere ribattezzato con un nome che gli porterà una fortuna immensa: “Virgin”, poiché tutti i soci erano “vergini” in fatto di impresa.
Nel 1970, a soli 20 anni, Branson lancia Virgin, un servizio di vendita di dischi per corrispondenza e riscuote subito un grande successo. Due anni dopo, gli stessi soci prendono un sottoscala dell’Oxfordshire e lo trasformano nella prima sede storica della Virgin Records, che diventa un vero e proprio studio di registrazione, trasformandosi successivamente in etichetta discografica. Tra i fondatori dell’etichetta vi era anche Nick Powell.
Nel 1973 l’etichetta discografica firma il suo primo contratto con l’artista Mike Oldfield per il suo disco “Tubular Bells”. Il disco vende circa 5 milioni di copie e segna l’inizio del grande successo della Virgin Records. Da lì in avanti i due giovani imprenditori archiviano un successo dietro l’altro con i più grandi artisti inglesi e internazionali che decidono di affidarsi alla Virgin Records per scalare le classifiche musicali: dai Sex Pistols sino ai Culture Club e ai Simple Minds, passando Phil Collins, Bryan Ferry e Janet Jackson e con i mitici Rolling Stones di Mick Jagger.
Dieci anni dopo, nel 1987, la casa discografica inglese sbarca negli Stati Uniti e nasce la Virgin Records America. Nel 1992 Branson decide di cedere la sua azienda alla EMI, Electric and Musical Industries, per circa 550 milioni di sterline. Ma la carriera di Branson come imprenditore non finisce certo qui, il marchio Virgin era solo all’inizio della scalata di diversi settori.
I successi targati Virgin
Ceduta la sua prima creatura, Branson si butta in un altro tipo di business che non ha nulla a che fare con il precedente. Ha infatti il pallino dei viaggi, quindi fonda la sua compagnia aerea. Nasce quindi la Virgin Atlantic Airways per i viaggi intercontinentali e successivamente le compagnie low cost Virgin Express in Europa e Virgin Blue e Virgin America, rispettivamente in Australia e negli Stati Uniti.
Nel frattempo Richard Branson riceve una laurea ad honorem in ingegneria presso la Loughborough University. Tra le altre imprese di Branson vi sono la catena Virgin Megastore e Virgin Net. Nel 1999 diviene Sir Richard Branson, nominato baronetto dalla regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Negli anni 2000 Richard Branson diviene sostenitore dell’ambiente e delle energie rinnovabili, combattendo contro i cambiamenti climatici. La più recente impresa per Branson è quella di permettere alle persone di volare nello spazio. Ed ecco che nasce Virgin Galactic nel 2004, che promette di portare nell’orbita terrestre chiunque abbia intenzione di pagare 200 mila sterline.
Il 17 ottobre 2011 ha inaugurato nel deserto del Nuovo Messico, negli Stati Uniti, lo "Spaceport America", il primo aeroporto spaziale della storia, firmato dall'architetto britannico Norman Foster. La prima navetta, la cui entrata in servizio era prevista per il 2012-2013, è chiamata "SpaceShipTwo" e il suo obiettivo consisteva nel portare i primi turisti nello spazio ad un prezzo medio di 200 mila dollari.
Il 31 ottobre 2014 l'aeronave SpaceShipTwo è esplosa in volo sopra il Deserto del Mojave poco dopo essere stata sganciata dall'aereo madre. Il fatto è accaduto pochi secondi dopo l'accensione dei propulsori, causando la morte del copilota e il ferimento grave del pilota. Il 13 dicembre 2018 l'aeronave SpaceShipTwo ha superato la fatidica quota di 100 km che per convenzione segna il confine fra l’atmosfera terrestre e lo spazio.
Il marchio Virgin nel mondo
Sotto il suo marchio, "Virgin", appaiono numerose attività tra cui compagnie aeree, carte di credito, assicurazioni pensionistiche e autonoleggi. Ha intentato e vinto una causa legale contro la compagnia aerea di bandiera inglese, in merito ai famosi dirty tricks. Nel 2009, durante il GP di F1, a Melbourne le due monoposto Brawn GP hanno sfoggiato il marchio Virgin sulla loro carrozzeria, continuando per la maggior parte della stagione.
In seguito la Virgin è diventata sponsor della neonata Manor. Successivamente Branson ha acquisito del tutto il team Manor che è diventato Virgin Racing. Nella stagione 2010 i piloti del team sono stati Timo Glock e Lucas Di Grassi. Nel novembre 2010 fu confermata la cessione di una quota azionaria della scuderia alla casa automobilistica russa Marussia Motors, in seguito al quale la scuderia cambiò nome in Marussia Virgin Racing. Nella stagione 2011 la Marussia Virgin Racing corse con la nuova vettura Virgin MVR-02 e con i piloti Timo Glock e Jérôme d'Ambrosio.
Branson partecipa inoltre alla competizione sull’hyperloop partita da un’idea di Elon Musk: con la sua compagnia Virgin Hyperloop One sta costruendo il primo treno a velocità supersonica che sarà in grado di percorrere 140 km in circa 12 minuti. Nel 2019 è il finanziatore del progetto di un ristorante subacqueo a Portofino, che sarebbe il primo in Italia.
Branson e la televisione
Nel 1995 appare come guest star in un episodio di Baywatch (I fuggiaschi, ventunesimo episodio della quinta stagione). Nel 1999 compare come venditore di souvenir nella ventitreesima puntata di Friends. Nel 2004-2005 produce e interpreta per la Fox la serie in 12 episodi “Richard Branson, il miliardario ribelle”, reality a premi che garantisce al vincitore un premio da un milione di euro da investire in attività manageriali. Per l'edizione italiana è doppiato da Massimo Lodolo.
Nel 2017 compare nel documentario televisivo The Story of Diana per il ventennale della morte di Diana Spencer. La sua versione animata compare nella serie "I Simpson" nell'episodio 15 della Stagione 26 intitolato "Guida per una principessa". Nell'episodio Branson è il vicino di casa del Sig. Burn.
Filantropia
Nel 2004 Virgin Group, tramite la Virgin Foundation, lancia un progetto dedicato alla beneficenza, sotto il nome di "Virgin Unite". Tra le donazioni vi sono anche quella fatta alla Wikimedia Foundation e quelle atte a combattere l'AIDS nell'Africa sub-sahariana.
Nel 2009 aderisce al progetto per la realizzazione del film "Soldiers of Peace", che coinvolge 14 Paesi nel mondo nella realizzazione di una pace globale. Nel 2011 lancia il progetto "Virgin Oceanic". Col suo "Deepflight Challenger" cercherà di esplorare cinque delle fosse oceaniche più profonde, cominciando dalla Fossa delle Marianne.
Ha collaborato con Nelson Mandela per formare The Elders, un'organizzazione che promuove la costruzione della pace. Branson è anche il fondatore di Carbon War Room, un gruppo che si occupa del cambiamento climatico globale.
Anche i miliardari piangono: i problemi con la crisi Covid-19
Nell’aprile 2020, in piena emergenza sanitaria legata alla pandemia di Coronavirus, Branson ha chiesto al governo britannico un prestito per aiutare la società a resistere alla crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus. Branson ha parlato della richiesta in una lettera aperta ai dipendenti, in cui ricorda tra l’altro come le sue società abbiano aiutato in diversi modi il governo britannico in passato.
Secondo BBC il prestito ammonterebbe ad oltre 500 milioni di euro, e si è anche detto disponibile a ipotecare Necker Island, l’isola privata delle Isole Vergini Britanniche di cui è proprietario. Dopo la pubblicazione della lettera ci sono state alcune critiche, dato che si stima abbia un patrimonio di circa 4,3 miliardi di dollari. I suoi critici sostengono che l’imprenditore potrebbe usare parte di quel denaro per salvare la sua compagnia aerea, che per il 49% è controllata dalla statunitense Delta. Altre critiche fanno riferimento al fatto che già da molti anni Branson, avendo la sua residenza primaria a Necker Island, non paga le tasse nel Regno Unito.
In risposta, Branson ha affermato che il suo patrimonio netto è “calcolato sul valore che le sue aziende avevano nel mondo prima della crisi, e che non sono soldi su un conto in banca che si possono prelevare”.
Nel mese di agosto 2020 la compagnia aerea di punta della Virgin, la Virgin Atlantic, ha presentato istanza di protezione contro il fallimento negli Stati Uniti mentre la società si sforzava di ottenere un piano di ristrutturazione da 1,5 miliardi di dollari per mantenere la solvibilità. La compagnia aerea ha ripreso il volo passeggeri dopo mesi di sospensione del servizio a causa del COVID-19, ma non prevede di realizzare nuovamente un profitto fino al 2022.
Tre mesi prima, la società sorella di Virgin Atlantic, Virgin Australia, aveva dichiarato insolvenza. La compagnia aerea è attualmente in fase di ristrutturazione sotto il suo nuovo proprietario di private equity, Bain Capital.
Complessivamente, le due compagnie aeree hanno licenziato oltre 6500 dipendenti a causa della crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria. Virgin Atlantic ha chiuso la sua base all'aeroporto di Gatwick di Londra.
Vita privata, riconoscimenti e citazioni motivazionali
Branson è sposato con la sua seconda moglie, Joan Templeman, con la quale ha due figli: Holly e Sam. La prima moglie invece fu Kristen Tomassi, che sposò nel 1972 e da cui ha divorziato nel 1979. Passa la maggior parte del tempo presso la sua residenza a Necker Island nelle Isole Vergini britanniche. In un'intervista concessa alla CNN si è dichiarato ateo.
Branson è anche un esperto kitesurfer e detiene alcuni record del mondo in questo sport. Nel 2000 è stato nominato Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico per i "servizi all'imprenditorialità".
Nel 2007, è stato inserito nella lista delle 100 persone più influenti del mondo secondo il Times. Secondo Forbes nel 2020 il suo patrimonio ammonta a circa 4,3 miliardi di dollari.
Branson è noto come il 4° cittadino più ricco del Regno Unito ed occupa il 330° posto nella classifica mondiale. La sua barba bionda con baffo in evidenza ispirano fiducia e motivazione in moltissimi imprenditori di tutto il mondo, assieme alle decine di citazioni circolanti in rete come quelle che riportiamo di seguito.
Le 10 regole del successo per Richard Branson
Le regole del successo secondo Richard Branson, racchiuse in 10 citazioni da vero miliardario:
- Nessun fallimento è un fallimento totale
- Raramente giocare con prudenza conduce al successo
- L'arte di delegare è una delle abilità chiave che ogni imprenditore dovrebbe possedere
- Promettete meno e date di più
- Se puoi immergerti nella tua passione, anziché limitarti a lavorare, la vita sarà molto più interessante
- Pretendere di poter conquistare il mondo da soli è un approccio ammirevole ma avventato e colmo di insidie
- È impossibile fare tutto da soli, così come lo è essere bravi in tutto ciò che si fa
- Le persone e le attività generalmente considerate di successo o più fortunate sono di solito anche quelle più pronte ad accollarsi dei rischi e quindi a fare fiasco
- Se gli impiegati non usano il noi parlando dell’azienda, significa che c’è un problema nei vertici
- Le opportunità in affari sono come gli autobus. C'è n'è sempre un altro in arrivo