Classe 1987, origini bulgare e un talento precoce per la matematica. Vladimir Tenev è il volto brillante e controverso di una nuova generazione di imprenditori che hanno fuso tecnologia e finanza per cambiare le regole del gioco.
Cofondatore e CEO di Robinhood, l’app di trading che ha trasformato milioni di utenti in piccoli investitori, Tenev è oggi una delle figure più discusse del panorama fintech globale.
Nato a Varna, sulla costa del Mar Nero, Tenev si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti all’età di cinque anni. I suoi genitori, entrambi ricercatori in matematica, ottengono posizioni accademiche presso università americane.
Cresce a Washington D.C., in un contesto culturalmente ricco e stimolante. Fin da giovanissimo, mostra una predisposizione per la logica e i numeri: frequenta la prestigiosa Thomas Jefferson High School for Science and Technology e poi si iscrive a Stanford per studiare matematica.
Vladimir Tenev: l'incontro che cambia la vita
Ma è alla UCLA (University of California, Los Angeles), durante un dottorato (che poi abbandonerà), che incontra Baiju Bhatt. Tra i due nasce un sodalizio intellettuale e imprenditoriale che li porterà, nel 2013, a fondare Robinhood.
L’idea alla base è rivoluzionaria quanto semplice: consentire a chiunque di investire sui mercati finanziari senza commissioni, direttamente dallo smartphone. In un’epoca in cui la finanza sembrava ancora territorio esclusivo di pochi, Robinhood prometteva di restituire “il potere al popolo”, come il nome stesso suggerisce.
Lanciata nel 2015, la piattaforma conosce un’ascesa vertiginosa. In pochi anni, Robinhood supera i 20 milioni di utenti registrati, soprattutto giovani e alle prime armi, attratti da un’interfaccia intuitiva e da una comunicazione accattivante.
Robinhood: il boom del 2020
Il vero boom arriva nel 2020, complice la pandemia: con le persone chiuse in casa e stimoli fiscali nei conti correnti, milioni di americani si avvicinano per la prima volta al trading. Il fenomeno GameStop nel 2021 – con il ruolo centrale delle community su Reddit – consacra Robinhood come simbolo della finanza “bottom-up”, ma anche come bersaglio delle critiche più dure.
Infatti, proprio durante la frenesia del caso GameStop, Robinhood decide di limitare gli acquisti del titolo, scatenando l’ira di utenti, politici e regolatori. Tenev finisce sotto i riflettori, convocato dal Congresso per difendere le scelte del suo team.
Una figura complessa
Tenev incarna la doppia anima di Robinhood: quella idealista, che vuole democratizzare la finanza, e quella più realista, ancorata alle regole della liquidità e delle camere di compensazione. Da un lato è un convinto sostenitore della trasparenza e dell’accesso ai mercati, dall’altro, le scelte della sua azienda sollevano interrogativi su incentivi, rischio e gamification del trading. Ha difeso con forza il modello “payment for order flow”, principale fonte di entrate per Robinhood, ma anche oggetto di indagini e revisioni normative.
Nel 2021 Robinhood si quota al Nasdaq con il ticker HOOD con una valutazione di oltre 30 miliardi di dollari, anche se da allora il titolo ha vissuto momenti altalenanti. Oggi, la piattaforma sta diversificando, puntando su criptovalute, conti di risparmio e prodotti finanziari più sofisticati.
E Tenev, sempre più a suo agio nei panni di CEO, ha dichiarato che il suo obiettivo resta quello di rendere il sistema finanziario “più inclusivo, più equo e più accessibile”.
La vita privata
Per quanto riguarda la vita privata, Tenev vive nella Bay Area con la moglie Celina e il loro figlio. Colto e riflessivo, ha spesso dichiarato di ispirarsi a figure come Elon Musk e Steve Jobs, ma con una sensibilità più discreta. Frequenta ambienti tech, ama la lettura e non disdegna riflessioni filosofiche sul ruolo dell’individuo nei sistemi economici. Il suo stile sobrio contrasta con l’immagine più aggressiva di altri imprenditori della Silicon Valley.