La Federal Reserve resta accomodante, per il momento, anche se gli aumenti dei tassi di interesse potrebbero arrivare un po' prima del previsto. Così i funzionari del FOMC in serata si sono espressi sull'avvio del tapering, aggiungendo anche che sono vicini ad iniziare a tagliare alcuni degli stimoli forniti durante la crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19, anche se non ci sono state indicazioni temporali.
Riunione Fed 21-22 settembre: le parole di Jerome Powell
“La Fed si sta avvicinando a centrare il suo obiettivo di confermare "ulteriori progressi significativi" sia sull'inflazione e sull'occupazione”, è quanto ha detto il governatore Jerome Powell, nella conferenza stampa successiva all'annuncio dei tassi della Fed, lasciati invariati come da attese nel range compreso tra lo zero e lo 0,25%.
"Se la crescita continua come previsto, il Comitato giudica che una moderazione nel ritmo degli acquisti di asset potrebbe essere presto giustificata", si legge nella dichiarazione post-riunione del del braccio operativo della Banca centrale USA. Il Comitato ha nel frattempo votato all'unanimità per il mantenimento dei tassi a breve termine ancorati vicino allo zero.
"Riguardo all'inflazione, appare che abbiamo fatto progressi più che significativi, progressi significativi ulteriori. Quella parte del test, a mio avviso e anche secondo molti altri, è stata centrata", ha detto Powell. Più cauto invece riguardo all'occupazione: "La mia opinione personale è che l'obiettivo di un progresso ulteriore significativo non sia stato ancora raggiunto", ha precisato il numero uno della Fed.
Riunione Fed 21-22 settembre: dot plot e stime economiche
Piccola novità dai “ dot”, i puntini con cui ciascun componente del FOMC indica le proprie previsioni sui tassi di interesse. La mediana per il 2022 è aumentata, passando dallo 0,125% allo 0,25%. I banchieri centrali che immaginano tassi fermi anche l’anno prossimo sono diventati nove, mentre erano dodici a giugno. Almeno un governatore che immaginava due rialzi ora ne indica tre.
Si è quindi modificata, di conseguenza, anche la previsione - in realtà un’aggregazione di proiezioni - per il 2023. La mediana passa dallo 0,625% (ossia 0,5-0,75%) fino all’1%: sono quasi due rialzi dei tassi in più; mentre per il 2024, per la prima volta preso in considerazione, il FOMC prevede tassi all’1,75%.
Alcuni membri della Fed hanno lasciato intendere che l'avvio della riduzione degli acquisti ci sarà già a partire dal 2022. Inoltre, il FOMC ha rivisto al ribasso le stime del Prodotto Interno Lordo a stelle e strisce: +5,9% nel 2021, che si confronta con la proiezione del +7% di giugno. La previsione di crescita per il 2022 è stata aumentata al 3,8% dal 3,3%.