- Il mondo del lavoro americano di rivitalizza, creati 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro;
- Trump si entusiasma e prepara un piano di 1.000 milardi di dollari;
- Le Borse reagiscono con euforia e segnano rialzi ovunque.
Il dato è a dir poco sorprendente: a maggio in America si sono creati 2,5 milioni di posti di lavoro. Tutto il mondo degli analisti si aspettava una diminuzione di altri 8 milioni di lavoratori, da aggiungersi ai 40 milioni che sono stati finora lasciati a casa dalle aziende con lo scoppio della pandemia da Covid-19. Il tasso di disoccupazione è sceso al 13,3% mentre il consensus lo dava in risalita del 19,7%. Nello specifico, a maggio gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 225 mila unità, in deciso miglioramento rispetto al mese precedente dove vi era stato un calo di 1,3 milioni e molto meglio dei -440 mila attesi. L'unico dato negativo riguarda il salario orario mensile medio, calato dell'1% a fronte di un +1% atteso. Il dato è importante se non altro perché le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve. La Banca Centrale, infatti, le considera un buon indicatore anche e soprattutto in rapporto alle pressioni inflazionistiche.
Gli Stati Uniti a un punto di svolta?
Insomma una boccata d'ossigeno per gli Stati Uniti, destabilizzati dalle proteste e dai saccheggi che si registrano nelle città a seguito dell'uccisione di George Floyd. Evento che rallenta la riapertura di molte aziende, impaurite dai disordini, e che di conseguenza potrebbe avere delle ripercussioni sul mondo del lavoro. Fino a questo momento la fine del lockdown a partire dalla seconda metà di maggio ha portato i suoi frutti. Se unito al fatto che l'indice della fiducia dei consumatori, il settore manifatturiero e dei servizi si sono stabilizzati, questo del mercato del lavoro può essere un segnale di svolta molto importante.
Il commento di Donald Trump è stato entusiastico. Non appena il Dipartimento del lavoro americano ha pubblicato i dati, il Presidente alla Casa Bianca ha twittato definendo i numeri sull'occupazione incredibili. Questo prepara anche le condizioni ideali per un nuovo round di aiuti da 1.000 miliardi di dollari che l'Amministrazione a stelle strisce starebbe per mettere in atto come misura ulteriore di stimolo all'economia.
Secondo Filippo Diodovich, senior strategic di IG Italia, la cosa sorprendente è che i dati hanno contraddetto anche quanto è risultato dalle rilevazioni di mercoledì, con gli ADP che evidenziavano -2,76 milioni di occupati. E la cosa presenta una similitudine con il Canada dove si sono create attese negative per 500 mila posti di lavoro e invece nel mese di maggio l'occupazione è cresciuta di 289 mila unità.
Mercato del lavoro USA: la reazione dei mercati
All'uscita dei dati, le Borse hanno messo il turbo segnando rialzi diffusi tra il 2 e il 3%, con Milano che sfonda di slancio quota 20.000 punti. L'apertura di Wall Street segue la scia dell'Europa e in questo momento il Dow Jones è in crescita del 2,76%. Anche le quotazioni del petrolio hanno accelerato al rialzo, già rinvigorite dalla notizia che la riunione dell'OPEC + sarà anticipata a domani e che i contrasti in seno al cartello riguardanti soprattutto l'Iraq e la Nigeria sono stati appianati. Il Brent con +5% prova a proiettarsi oltre i 42 dollari, mentre il WTI ha superato il 39 dollari. Si rivitalizza anche il Dollaro americano che guadagna posizioni sullo Yen, con il cross Usd/Jpy che dopo l'uscita dei dati guadagna 50 pips balzando a 109,60; e sull'Euro, con il cambio che ondeggia intorno a 1,13 dopo aver raggiunto un massimo di giornata a 1,1385.