- I prezzi del petrolio continuano a scendere ed è allarme per i future di giugno;
- Soros e altri grossi investitori puntano sull'elettrico e investono fondi su Amply Power;
- La start up americana è in grado di offrire servizi con un risparmio del 40% dei costi di ricarica.
Il petrolio continua la sua lenta agonia. Dopo lo storico scivolone in territorio negativo dei Future in scadenza a maggio nella giornata di lunedì 20 aprile, il greggio non ha avuto quella reazione decisa che forse il mercato si aspettava. Anche oggi cali sui Future a scadenza più immediata, con il WTI che lascia sul terreno l'11,50% dopo il crollo del 25% nella giornata di ieri. Secondo gli esperti si stanno configurando tutte le condizioni perché si ripeta il drammatico evento di una settimana fa, a mano a mano che si avvicina l’ultimo giorno di contrattazione per il future di giugno. Troppi sono i barili a riempire i centri di stoccaggio e le navi già piene al largo delle coste, pochi sono gli acquirenti. Ragione per cui il principale fondo oil commodity, l’americano USO, ha deciso di liberarsi via via di tutti i contratti Future di giugno esattamente come aveva fatto per quelli di maggio. Il rischio di un default ha indotto il CME, il principale mercato di scambio dei contratti Future, a limitare la quota che il fondo può detenere in portafoglio sia con riferimento al mese di giugno sia riguardo i mesi successivi.
Amply Power: la scommessa per il futuro di George Soros
Arrivati a questo punto, gli investitori si interrogano sul futuro dell'oro nero. I prezzi bassi e l’attesa di una ripresa delle attività produttive nel post pandemia lasciano pochi dubbi sul fatto che le quotazioni siano destinate a salire: è solo questione di tempo. Il movimento dei prezzi durante questa crisi sembra tuttavia aver compromesso lo storico legame di fiducia tra la materia prima più scambiata al mondo e gli investitori.
E' infatti un dato di fatto che in questi anni si sta vivendo una vera e propria rivoluzione all'insegna dell'elettrificazione dell'economia, tanto dei veicoli automobilistici quanto del mondo industriale. Se nelle ultime settimane i prezzi del greggio si sgretolavano a causa dell'eccesso di offerta, la Borsa Elettrica negli ultimi tempi ha notevolmente aumentato i volumi, raggiungendo nell’ultima settimana i 2,3 milioni di MWh scambiati. Il prezzo medio acquistato dell’energia elettrica è aumentato del 9% nell’ultima ottava, nonostante i danni provocati dal Covid-19.
A questo tema sembra molto interessato il grande finanziere George Soros. Attraverso il Soros Fund Management, il magnate naturalizzato americano ha investito nei giorni scorsi una cifra consistente in una start up americana, la Amply Power, leader nelle soluzioni di ricarica per i veicoli elettrici. Non è stato il solo a credere nella società californiana. Altri grandi investitori istituzionali come Siemens ritengono che il progetto in atto delinei in maniera chiara quello che può essere la nuova tendenza del consumo energetico. La start up ha già raccolto 13,2 milioni di dollari e ci starebbero tutte le condizioni perché altri grossi partner si facciano avanti a sostenere il business.
I punti di forza di Amply Powe e perchè investire sull'elettrico
Il punto di forza di Amply Power consistono nella capacità di far risparmiare fino al 40% dei costi sulla ricarica elettrica grazie ad una tecnologia che rende tempestive e affidabili le ricariche degli autoveicoli nel loro ambiente di lavoro 24 su 24. Ciò avviene attraverso la distribuzione delle componenti, l’aggiornamento costante dei depositi, l’ottimizzazione delle spese per mezzo di un software dedicato e persino il finanziamento del debito delle spese in conto capitale. Insomma tutta una serie di prestazioni a basso costo che porta poi al risparmio citato, in cambio di una tariffa basata sul prezzo per miglio percorso. Allo stato attuale Amply Power fornisce servizi di ricarica per grandi clienti come Tri Delta Transit e Logan Bus, la flotta di scuolabus elettrici a New York City.
Secondo il CEO di Amply Power, Vic Shao, la sfida che l’azienda ha lanciato ai veicoli a combustibile vedrà la sua genesi quando il ciclone della pandemia sarà superato. Questo per due motivi: primo perché sono sempre di più le aziende che tenderanno ad un risparmio energetico e ad affrancarsi dalla volatilità dei prezzi del greggio; secondo perché le richieste in termini di inquinamento ambientale da parte degli Stati porteranno sempre più ad una elettrificazione dei veicoli, soprattutto di quelli commerciali. A supporto di queste considerazioni vi è anche una ricerca di Bloomberg che ha evidenziato come i furgoni elettrici saranno molto più economici rispetto a quelli a diesel entro il 2021 in Europa ed entro il 2022 in USA. Secondo Iti Jain di Siemens Financial Services, finora l’adozione dei veicoli elettrici è stata molto condizionata dalle infrastrutture di ricarica, in termini soprattutto di celerità nell’azione. Attraverso Amply Power è possibile ovviare a questo problema e quindi marciare spediti verso nuove frontiere.