Dall'IPO di settembre le sue azioni sono esplose al NASDAQ triplicando in pratica il proprio valore. Si tratta di Snowflake, società di servizio dati basato sul cloud, su cui anche Warren Buffett ha scommesso prima del debutto ufficiale nella Borsa di New York. L'oracolo di Omaha raramente stacca un assegno per un'IPO, ma stavolta lo ha fatto e ci ha visto giusto.
Già si capiva con la raccolta di 3,36 miliardi di dollari in sede di quotazione che la società californiana sarebbe stata oggetto di grande interesse per gli investitori. La conferma poi è arrivata il primo giorno di negoziazione, con il valore del titolo che è passato da 120 dollari di apertura a 253,93 dollari di chiusura. L'ultimo prezzo battuto venerdì scorso a Wall Street è stato di 387,70 dollari, il che significa che Snowflake oggi vale 110 miliardi di dollari. .
Snowflake: 3 motivi per comprare le azioni in Borsa
È chiaro che in questo momento le azioni della società fondata nel 2012 hanno il vento in poppa, però è pur vero che i multipli hanno toccato quota 100. Se si fa un raffronto con la media dell'indice di Borsa S&P 500, dove il rapporto price/earnings si aggira intorno ai 22, si capisce bene che quello dell'azienda informatica è uno dei titoli più costosi del mercato azionario a livello mondiale. Ciò nonostante ci starebbero almeno 3 ragioni per continuare a comprare le azioni Snowflake:
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I risultati aziendali sono formidabili. Nel terzo trimestre i ricavi sono incrementati del 119% e nel quarto le stime sono per una crescita del 100%. Allo stato attuale sono poche le società in circolazione che possono fregiarsi della capacità di produrre performance a 3 cifre sotto questo aspetto. Snowflake è una di queste;
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Il vantaggio competitivo è impressionante. Nonostante sul mercato debba battagliare con giganti del calibro di Amazon, Microsoft e Google, solo per citare alcuni nomi, la piattaforma Snowflake riesce ad essere la scelta predefinita in quanto funziona con tutti i fornitori di cloud;
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Il mercato ha grande fiducia nel management. L'Amministratore Delegato Frank Slootman infatti ha alle spalle parecchia esperienza nel settore, avendo amministrato per tanti anni a DataDomain e ServiceNow.
Snowflake: i progetti per il futuro
Se si guarda al lungo periodo è inevitabile chiedersi cosa ha in serbo la società per i prossimi anni, anche per valutare se ci sono le condizioni perché il rally in Borsa continui a ritmo sostenuto. Stando alle dichiarazioni dell'AD Frank Slootman, l'azienda investirà per fare acquisizioni, ma in termini di talento e tecnologia.
Soprattutto cercherà di porsi come piattaforma sui cui far gravitare altre aziende nel settore. La collaborazione con Salesforce è emblematica. L'impresa di cloud computing di San Francisco è una fonte di dati strategica, ma ha bisogno di essere combinata con altri tipi di dati che Snowflake è in grado di fornire. Oggi infatti quest'ultima risulta essere tra le prime tra destinazioni per i dati della stessa Salesforce.
L'unico punto oscuro riguarda la regolamentazione tecnologica che l'Amministrazione Biden potrebbe mettere in atto nei prossimi anni. Questo per l'azienda verrebbe visto come un modo per mettere un freno all'innovazione, con la conseguenza che il denaro rischia di smettere di circolare.