-
Games Workshop Group è l'unica società operante nel settore analogico in grado di battere le azioni tecnologiche USA;
-
Il core business dell'azienda è la produzione di giochi di tavolo che favoriscono l'interazione fisica tra le persone;
-
La società ha come punti di forza la grande capacità di produrre liquidità e quindi di autofinanziarsi
Se qualcuno avesse detto anni fa che nell'era del digitale ci sarebbero state delle realtà che in Borsa avrebbero fatto meglio degli hi-tech grazie al business analogico, nessuno lo avrebbe creduto. Eppure è successo. Si tratta di Games Workshop Group Plc, produttore inglese di giochi fantasy da tavolo.
Il titolo azionario della società britannica quotato a Londra, ha messo a segno una performance di circa il 1.600% di guadagno negli ultimi 5 anni, rappresentando per distacco la migliore performance di tutto l'indice FTSE All Share. Con il reinvestimento dei dividendi il guadagno salrebbe al 2.140%.
Nessuno ha fatto meglio nel mercato azionario londinese, devastato da Brexit e dalla scarsità di titoli tecnologici (che invece hanno fatto la fortuna di Wall Street). La cosa interessante è che il titolo Games Workshop ha battuto le performance delle grandi società tech USA come Amazon e Tesla, che nello stesso periodo hanno rispettivamente toccato percentuali di guadagno del +1.017% e del +843%.
Solo due società del NASDAQ hanno superato i guadagni del produttore di giochi da tavolo: Advanced Micro Devices che è salita del 2.880% e Nvidia Corp che ha messo in piedi un rialzo del 2.460%.
Games Workshop Group: chi è e cosa fa
Games Workshop Group è stata fondata nel 1975 a Londra da Ian Livingstone e Steve Jackson e oggi ha sede a Nottingham. Inizialmente l'azienda produceva tavole in legno per giochi da tavolo tradizionali come Backgammon, Mancala, Mulino e Go. Oggi invece si è specializzata nella produzione di wargame tridimensionali tra cui soprattutto Warhammer Fantasy Battle e Warhammer 40.000.
Questi giochi rappresentano un vero ritorno al passato, in quanto prevedono il contatto umano. Infatti consistono nell'acquistare piccoli orchi di plastica, dipingere gli oggetti e modellare paesaggi fantastici. Da qui parte la sfida tra i partecipanti nelle case o addirittura nei punti vendita dell'azienda. Non c'è alcuno schermo davanti, il passatempo richiede la presenza fisica delle persone dentro una stanza.
La straordinarietà di tutto sta nel fatto che in questo periodo di distanziamento sociale causato dal Coronavirus, le vendite hanno continuato ad aumentare, nonostante la concorrenza di Fortnite e Call of Duty. Il vero senso di comunità che manca da anni ha attirato l'anno scorso 8 milioni di utenti nel sito della Community, crescita del 40%.
Game Workshop Group: una società in grande salute
Dal punto di vista economico-finanziario la società britannica scoppia di salute. Il margine operativo lordo è del 33%, a livello di società come Facebook. I costi sono molto ridotti perché ogni punto vendita ha solo un dipendente che gestisce il negozio. Gran parte del fatturato, che corrisponde a 270 milioni di sterline, proviene dal Nord America, ma l'azienda ha intenzione di espandersi nei prossimi anni.
Il cavallo di battaglia di Game Workshop è la capacità di produrre flussi di cassa in gran quantità, cosa che le permette di non avere praticamente alcun indebitamento. Gli effetti sull'azionario sono stati evidenti: grazie agli imponenti rialzi la capitalizzazione di mercato ha toccato 4,2 miliardi di dollari. Gli azionisti possono festeggiare questo momento di gloria con dividendi in costante aumento e che non sono stati minimamente intaccati nemmeno da mesi di chiusura dettata dal lockdown. Tra i maggiori azionisti figurano colossi come BlackRock e J.P. Morgan Chase.
Per il futuro la società ha in serbo dei progetti che riguardano la concessione in licenza della sua proprietà intellettuale alla televisione, così come sta facendo attualmente per i videogiochi da cui guadagna ricche royalty che hanno impreziosito i conti aziendali.