Una calo che fa ben sperare. Dopo i recenti ribassi di Apple in Borsa, dai massimi storici dello scorso 19 luglio a venerdì 11 agosto il titolo ha lasciato sul terreno il 10,31% del suo valore, la società californiana potrebbe vivere un inizio d'ottava all'insegna della forza. Questo grazie ai dati trimestrali diffusi questa mattina da Foxconn, tra i più importanti partner e fornitori di Apple. Nel periodo aprile-giugno la società taiwanese ha infatti riportato un giro d'affari in calo dell'1% a 33 miliardi di dollari taiwanesi rispetto ai 33,29 dello stesso periodo 2022 ma ha fatto meglio delle stime del mercato. Il consensus di 13 analisti elaborato da Refinitiv fissava le attese per il fatturato a 25,57 miliardi di dollari taiwanesi.
Il rallentamento economico globale, che interessa in primis la tecnologia, è certamente in atto e appare non essere finito. Questo almeno guardando le indicazioni sul terzo trimestre fornite da Foxconn. Il più grande produttore mondiale di elettronica a contratto ha detto di attendersi un quarto con entrate il leggero calo e ha abbassato le previsioni di fatturato per l'intero 2023. Se prima si attendeva un esercizio stabile rispetto al 2022, ora la view è di una lieve contrazione. A pesare proprio la tecnologia smart, con gli smarphone che contribuiscono per circa la metà delle entrate di Foxconn.
Apple: la tenuta di area 176$ un punto di ripartenza?
La sostanziale tenuta del giro d'affari della società taiwanese e le indicazioni sulla prosecuzione dell'esercizio potrebbero dunque rappresentare un driver propositivo indiretto per Apple. Andiamo così a vedere il quadro tecnico dela società californiana.
Il movimento ribassista intrapreso dai massimi storici a 198,2150 dollari toccati lo scorso 19 luglio ha portato a un deterioramento di breve della struttura tecnica di Apple. In questa direzione si inserisce la violazione al ribasso dei supporti dinamici offerti sul daily chart dalla trendline ottenuta con i minimi crescenti del 21 giugno e 11 luglio. La violazione è avvenuta il 3 agosto scorso ed è stata accompagnata il giorno seguente dal cedimendo dei supporti statici posti nell'intorno dei 187 dollari.
L'accelerazione ribassista che ha fatto seguito a questa doppia indicazione di vendita ha così portato velocemente le quotazioni di Apple in prossimità di un livello non banale quello dei 176 dollari. Il minimo di venerdì scorso è infatti stato segnato a 176,57 dollari, soglia da cui nell'agosto 2022 partì la discesa dei prezzi culminata con i low di inizio gennaio. A far capire l'importanza del livello indicato proprio l'andamento di questi mesi 2023. Il rally intrapreso dai minimi di inizio gennaio ha preso fiato a metà maggio, proprio in prossimità di tale soglia e la successiva rottura è stata prontamente oggetto di pullback in occasione dei minimi della prima decade di giugno.
Quella che in precedenza era una resistenza statica appare dunque essersi trasformata in supporto e la conformazione della candela di venerdì, un hammer, potrebbe dunque anticipare una ripartenza delle quotazioni di Apple. In tal senso, ingressi a 177,60 dollari potrebbero essere sfruttati per aprire strategie long aventi come target intermedio i 180 dollari e successivamente i 187. Stop invece sotto i 176 dollari.
Il Certificato Turbo24 scelto per questa strategia
Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long su Apple con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss. Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23UGG9, livello di KO a 138,6844 dollari e leva pari a 5. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Apple dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
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