Il petrolio si dirige verso la terza perdita settimanale poiché il deterioramento del contesto economico globale ha alimentato i timori della domanda e un dollaro USA in rialzo ha reso il greggio più costoso per la maggior parte degli acquirenti.
I consumi sono minacciati da una Fed aggressiva in termini di rialzo dei tassi di interesse, dal rischio di una recessione in Europa a causa di una grave crisi energetica e dal fatto che la Cina si attiene alla sua politica Zero Covid.
I dati macroeconomici provenienti dalla Cina di venerdì hanno dipinto un quadro misto nel più grande importatore di petrolio del mondo. Mentre alcuni ampi indicatori hanno mostrato segni di ripresa in agosto, poiché la produzione industriale, vendite al dettaglio e gli investimenti in attività fisse sono cresciuti più rapidamente del previsto, l'industria della raffinazione del Paese è rimasta sotto pressione.
Il greggio è sulla buona strada per la prima perdita trimestrale in più di due anni, dopo aver invertito tutti i guadagni visti sulla scia dell'invasione russa dell'Ucraina. Si è ritirato insieme alle azioni globali e ad altre materie prime, incluso il rame, poiché gli investitori hanno ricalibrato le loro aspettative per le prospettive economiche.
Tra i segnali ribassisti, il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha attenuato le aspettative sull'imminente rifornimento delle riserve strategiche del Paese. La Cina, nel frattempo, potrebbe consentire maggiori esportazioni di carburante , riflettendo potenzialmente i deboli consumi interni. Vediamo ora il quadro grafico del petrolio WTI e come operare secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico del petrolio WTI è evidentemente impostato al ribasso nel breve-medio periodo, in particolare dai massimi registrati a metà giugno scorso in area 122 dollari al barile.
Nelle precedenti sedute di contrattazioni i prezzi del WTI hanno effettuato un rimbalzo dopo aver raggiunto area 81,50 dollari. Tuttavia il trend rimane ancora negativo, come si può notare dal pattern di massimi e minimi decrescenti ancora intatto.
La struttura tecnica muterebbe a favore dei compratori con un superamento dei massimi registrati il 30 agosto scorso a 97,66 dollari al barile, mossa che darebbe spazio alle forze rialziste fino al test della successiva area di concentrazione di offerta a 114 dollari.
Per il fronte ribassista, la violazione del supporto a 81,50 dollari potrebbe favorire un’ulteriore discesa verso area 77-74 dollari, prossima zona di sostegno. Vediamo ora come operare sul petrolio WTI con i Certificati Turbo 24 di IG.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 85 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 80 dollari, mentre il target a 97 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long sul petrolio WTI con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A22YBS9, livello di KO a 75,3514 dollari e leva 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I clienti che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ogni mese ( scopri come funziona il cash-back mensile di IG).
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