Le quotazioni del petrolio WTI continuano a rimanere sotto la lente dei trader e degli investitori. Questa settimana l’Arabia Saudita ha deciso di prolungare di un mese il taglio unilaterale alla produzione di petrolio, mantenendo un limite all’offerta a causa dei persistenti timori sulla crescita dell’economia mondiale. Anche la Russia ha annunciato che limiterà la produzione.
L’Arabia Saudita manterrà la riduzione di 1 milione di barili al giorno, in aggiunta ai limiti esistenti concordati con l’OPEC+ fino ad agosto e potrebbe proseguire ulteriormente. Il Paese pomperà circa 9 milioni di barili al giorno, il minimo da diversi anni, sacrificando i volumi di vendita per cercare di aumentare i prezzi della materia prima.
L’impegno saudita sarà assistito dalla Russia, che ad agosto ridurrà le esportazioni di petrolio di 500mila barili al giorno, ha affermato il ministro dell’Energia, Alexander Novak. In seguito ha aggiunto che il Paese mirerà anche a ridurre la produzione di tale importo.
La scarsa domanda di petrolio proveniente dalla Cina ha limitato il prezzo del greggio al di sotto del livello necessario dall’Arabia Saudita per coprire il proprio budget, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI).
Il dipartimento di ricerca dell’OPEC prevede che le scorte mondiali di petrolio siano già sulla buona strada per esaurirsi a un ritmo veloce di circa 2 milioni di barili al giorno. Gli USA si sono schierati contro il Cartello in più occasioni per la loro politica sui tagli delle forniture, accusando l’OPEC+ di stimolare la crescita dell’inflazione e mettere in pericolo la ripresa economica.
Morgan Stanley ha di recente abbassato le sue previsioni sul prezzo del petrolio, prevedendo un surplus di mercato nella prima metà del prossimo anno. La banca d’affari ha tagliato le sue previsioni sul prezzo del Brent per il terzo trimestre di quest’anno a 75 dollari da 77,50 dollari al barile e ha abbassato le previsioni per il 4° trimestre a 70 dollari da 75 dollari al barile.
Il colosso finanziario statunitense ora vede i prezzi a 70 dollari nel primo trimestre 2023, a 72,50 dollari nel secondo e a 75 e 80 dollari rispettivamente per gli ultimi due trimestri del prossimo anno. In questo contesto, vediamo come impostare l’operatività sul petrolio WTI secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico del petrolio WTI rimane debole, anche se nelle precedenti sedute di contrattazioni i corsi hanno violato la linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati ad aprile e giugno 2023. La struttura tornerebbe a favore dei compratori con un superamento stabile della resistenza orizzontale a 72,50 dollari.
In tal caso, i corsi potrebbero mirare alla successiva area di concentrazione di offerta a 75 dollari, lasciata in eredità dai top segnati il 24 maggio scorso. La rottura di questo livello sarà molto importante per i compratori, poiché i prezzi avrebbero ampio spazio di manovra fino alla successiva area di resistenza compresa tra 80 e 83 dollari al barile.
Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni al di sotto dei 70 dollari potrebbe dare il via ad un’accelerazione delle vendite dapprima verso il supporto a 67 dollari e successivamente sui minimi in area 64 dollari al barile.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 72,50dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 71dollari, mentre il target a 75dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long sul petrolio WTI con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23KK15, livello di KO a 65,1731 dollari e leva pari a 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I nuovi clienti IG che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro (scopri come funziona il cash-back di IG). Per chi è già cliente IG invece, l'ammontare di rimborso dipenderà dai volumi di trading:
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Da 250.000 a 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 0,50 euro ogni 1.000 unità;
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Oltre 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 1 euro ogni 1.000 unità.
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