Le quotazioni del petrolio WTI si mantengono al di sopra dei 75 dollari al barile mentre continuano i disagi al vertice OPEC+: gli Emirati Arabi Uniti dicono no al deal proposto e hanno chiesto "compromesso e razionalità" per garantire un accordo quando il Cartello si riunirà di nuovo nella giornata odierna.
Si è trattato di un raro contrasto tra alleati i cui interessi nazionali sono sempre più divergenti, con conseguenze anche sulla definizione delle politiche dell'OPEC+ in un momento in cui continua a crescere la domanda di greggio per sostenere la ripresa globale dalla pandemia di Coronavirus.
Il Cartello ha votato venerdì scorso per aumentare la produzione di circa 2 milioni di barili al giorno da agosto a dicembre 2021 e per estendere i restanti tagli alla fine dell’anno prossimo, ma le obiezioni degli Emirati Arabi Uniti hanno impedito un accordo.
Abu Dhabi ha dichiarato di sostenere un aumento della produzione da agosto, ma ha suggerito di rinviare a un'altra riunione la decisione sull'estensione dell'accordo sulle forniture. Lo stallo potrebbe ritardare i piani che prevedono un aumento dell’offerta di petrolio fino alla fine dell'anno per raffreddare i prezzi, si legge su Reuters. In questo contesto, vediamo ora il quadro tecnico del petrolio e come operare secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, petrolio WTI: l’analisi tecnica
Prosegue il rally del petrolio WTI che ha di recente superato i 75 dollari al barile. Con il recente balzo delle quotazioni, il greggio ha registrato nuovi massimi dal 2018. I corsi sono evidentemente inseriti all’interno di una struttura tecnica rialzista, con le quotazioni che si mantengono al di sopra della trendline ascendente di lungo periodo che conta il minimo di novembre 2020 e la serie di minimi che si sono sviluppati da aprile 2021, ora transitante a 71 dollari al barile.
Visto il recente eccesso di momentum rialzista e le barre di consolidamento che si stanno formando da alcune giornate, si potrebbero privilegiare strategie long in caso di ritracciamento e conseguente segnale di forza in area 74,38 dollari oppure a contatto con la trendline precedentemente menzionata, ora transitante a 72,50 dollari al barile.
In questo caso l’obiettivo dei compratori sarebbe localizzato a 76 dollari, in prossimità della recente area di massimi di periodo. Una violazione del supporto dinamico precedentemente menzionato potrebbe invece dare il via ad un movimento correttivo più profondo fino al livello statico a 67,77 dollari. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 72,50 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 71,90 dollari, mentre il target a 76 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22S8E8, leva 10 e prezzo ask a 7,740 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 4,755 euro, stop loss a 4,155 euro e target a 8,255 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 200 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22S8E8 per un controvalore di 1.542 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.651 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 831 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere i 67,9946 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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