I prezzi dell'oro hanno raggiunto i massimi di due settimane ieri, mentre i rendimenti del dollaro e dei Treasury USA sono calati con l’approccio cauto della Federal Reserve sui tassi di interesse. Di grande importanza saranno i dati dell’inflazione degli Stati Uniti che verranno pubblicati oggi nel primo pomeriggio.
Il rilascio dei verbali FOMC ha indicato che molti membri della Federal Reserve condividono una posizione cauta riguardo agli aumenti dei tassi e al continuo inasprimento a causa dell'incertezza sulle prospettive economiche.
Dalle minute è emerso che "una maggioranza di partecipanti ha ritenuto che a una prossima riunione sarà probabilmente appropriato un aumento supplementare dei tassi sui federal funds, mentre alcuni hanno ritenuto probabile che non saranno opportuni ulteriori aumenti".
I banchieri centrali ritengono che i tassi di interesse debbano restare a livelli restrittivi fino a quando il FOMC sarà fiducioso che l'inflazione si stia muovendo in maniera sostenibile a ribasso verso i livelli obiettivo.
I banchieri si aspettano un altro rialzo dei tassi d'interesse di 25 punti base nel 2023, ma ora immaginano soltanto un taglio di 50 punti base nel 2024, contro i 100 punti che avevano previsto a giugno. In questo contesto, vediamo come operare secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico dell’oro rimane impostato al ribasso nel medio periodo, in particolare dai top segnati a maggio scorso. Nelle ultime sedute di contrattazioni i prezzi del metallo giallo hanno messo a segno un vigoroso rimbalzo, che ha portato le quotazioni in prossimità della resistenza orizzontale a 1.880 dollari l’oncia.
L’eventuale rottura di questo livello potrebbe permettere un nuovo allungo delle quotazioni, con il prossimo obiettivo delle forze rialziste che potrebbe essere identificato in prossimità della linea di tendenza discendente che collega i massimi segnati a maggio e settembre, ora transitante a 1.924 dollari l’oncia.
Un target più ambizioso potrebbe essere localizzato al successivo ostacolo a 1.950 dollari l’oncia. Al contrario, segnali di debolezza in area 1.880 dollari l’oncia potrebbero essere sfruttati per posizioni in vendita con obiettivo in area 1.808-1.800 dollari l’oncia. Vediamo ora come impostare l’operatività con i Certificati Turbo24 di IG.
Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 1.880 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.870 dollari, mentre il target a 1.924 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long sull’oro con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A220K81, livello di KO a 1.672,096 dollari e leva pari a 9. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I nuovi clienti IG che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro (scopri come funziona il cash-back di IG). Per chi è già cliente IG invece, l'ammontare di rimborso dipenderà dai volumi di trading:
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Da 250.000 a 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 0,50 euro ogni 1.000 unità;
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Oltre 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 1 euro ogni 1.000 unità.
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