L’ultima seduta della settimana si prospetta all’insegna delle prese di beneficio per l’oro, che ieri ha messo a segno forti rialzi tornando sopra i 1.940 dollari l’oncia. Il tema centrale è ancora quello delle elezioni presidenziali in USA, che non hanno ancora un vincitore. La situazione attuale vede
Joe Biden in vantaggio su Trump con 264 grandi elettori contro i 214.
Per l’attuale Presidente la situazione si fa sempre più difficile: secondo il Wall Street Journal ha
solo un modo per vincere i 56 voti restanti, ossia conquistare la Pennsylvania, la Georgia, il North Carolina e il Nevada. Ieri è stato anche il giorno della Federal Reserve, che ha indebolito ulteriormente il Dollaro USA grazie alle parole del suo Presidente, Jerome Powell.
Il numero uno della FED ha infatti espresso le sue preoccupazioni sulla situazione pandemica, affermando anche che si potrebbero
aggiustare i parametri della politica monetaria rendendola ancora più accomodante. Da un punto di vista grafico, le quotazioni dell’oro sono riuscite ad effettuare
due rotture importanti: quelle della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 18 agosto e 16 settembre 2020 e quella del livello orizzontale espresso dai massimi del 9 ottobre 2020.
La zona dei 1.860 dollari si è quindi confermata un importante supporto per le quotazioni, con i corsi che sono stati sostenuti dalla trendline disegnata con i top del 14 aprile e 18 maggio 2020 e dal supporto espresso dai lows del 12 agosto 2020. Interessante evidenziare come tra settembre e ottobre si è composta una figura di doppio minimo con neckline corrispondente alla resistenza statica menzionata prima. La recente conferma del modello pone i compratori nella condizione di
raggiungere e superare l’area psicologica dei 2.000 dollari.
Oro: le strategie operative con i Certifìcati Turbo24 di IG
Operativamente si potrebbe sfruttare la struttura positiva del metallo giallo per valutare strategie di natura long in caso di un ritorno dei prezzi a 1.932 dollari l’oncia. Lo stop loss sarebbe localizzato a 1.914 dollari mentre l’obiettivo a 1.955 dollari. Per questa strategia si presta il
Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A223T30, leva 10 e prezzo ask 19,60 euro.
Vediamo con il
Turbo Calculator i corrispondenti livelli operativi sul Certificate: prezzo di entrata a 18,187 euro, stop loss a 16,39 euro e target a 20,488 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
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1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
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10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
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100 Turbo24 = 1 euro a punto
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1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Facendo un esempio pratico: ipotizziamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A223T30 per un controvalore di 909,35 euro.
Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere il prodotto a 1.024,4 euro guadagnando il 12,65% (in termini monetari sono 115,05 euro).
Se invece dovesse venire raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere il Certificate a 819,5 euro (che comporterebbe una perdita di 89,85 euro).
L’ammontare massimo che si potrà perdere non potrà in ogni caso superare l’investimento ipotetico dei 909,35 euro: perché accada ciò i prezzi del paniere dovranno raggiungere i 1.751,12 dollari l’oncia, dove si trova il Knock-Out del Certificate evidenziato in giallo sul grafico.
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