Il petrolio WTI tenta un rimbalzo dopo le violente vendite sperimentate nei giorni scorsi sulla scia dei timori legati all’avanzata della variante Delta in Cina e negli Stati Uniti e al conseguente calo della domanda di carburante (clicca qui per approfondire i motivi del crollo del petrolio).
Negli USA i nuovi casi giornalieri sono saliti al massimo da sei mesi, mentre la Cina, il secondo consumatore di greggio al mondo, ha registrato il numero di contagi più elevato da metà gennaio e ha deciso di imporre nuove limitazioni alla mobilità.
Il timore circa l’impatto sulla domanda di greggio arriva dopo i dati diffusi dall'Amministrazione delle dogane cinese sulle importazioni di greggio, che a luglio - nonostante un rimbalzo rispetto ai mesi precedenti - sono rimaste inferiori ai 10 milioni di barili giornalieri.
Sull'andamento delle quotazioni del petrolio influisce anche il rafforzamento del dollaro USA dopo i dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti, che avvicinano sempre più la stretta della Fed sugli stimoli alla ripresa economica.
Il Senato USA voterà oggi un piano bipartisan sulle infrastrutture del valore di 1.000 miliardi di dollari che, nel caso venisse approvato, darebbe una forte spinta all'economia e alla domanda di prodotti petroliferi. In questo contesto, vediamo ora il quadro tecnico del petrolio WTI e come operare.
Materie prime, petrolio WTI: l’analisi tecnica
Nonostante le vendite viste negli ultimi giorni, il ritrovato vigore delle quotazioni del petrolio favorisce l’implementazione di strategie di matrice rialzista nel breve periodo. I corsi hanno infatti testato il supporto orizzontale in area 65 dollari al barile, lasciato in eredità dal minimo del 20 luglio scorso, formando anche un pattern di inversione rialzista (Pin Bar) e hanno effettualo la falsa rottura del livello dinamico ascendente che collega i minimi di marzo, maggio e luglio 2021.
Le quotazioni si sono inoltre riportate al di sopra del livello dinamico che conta i massimi segnati il 7 marzo e il 18 maggio, ora transitante a 66,76 dollari al barile. Questa molteplice area di sostegno potrebbe consentire un rimbalzo dei prezzi. Segnali di forza in area 68 dollari darebbero il via a posizioni in acquisto con target in prossimità della resistenza dinamica che collega i massimi del 6 e del 30 luglio 2021. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 68 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 66 dollari, mentre il target a 73 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22RLG7, leva 10 e prezzo ask a 6,942 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: livello di entrata a 7,107 euro, stop loss a 5,107 euro e target a 12,107 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 200 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22RLG7 per un controvalore di 1.384,40 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 2.421,40 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 1.021,40 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere i 61,1426 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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