Seduta all’insegna dei rialzi per l’indice di Borsa DAX. A spingere l’ottimismo anche all’avvio di questa settimana sono diversi elementi, tra cui i
dati positivi sulla produzione industriale cinese di ottobre, che hanno segnato un +6,9% contro il 6,5% del consensus. Poco sotto le aspettative le vendite al dettaglio, le quali hanno segnato un 4,3% risultando comunque il miglior dato da inizio anno.
A creare ulteriore positività è anche la
firma dell’accordo di libero scambio di quindici Paesi dell’Asia-Pacifico, la Regional Comprehensive Economic Partnership, che rappresenterà il 30% dell’economia e della popolazione globale con 2,2 miliardi di consumatori.
Nel frattempo, con la pandemia di Covid-19 che dilaga in tutto il mondo, Donald Trump non ammette la sconfitta alle elezioni presidenziali USA, prospettando un’importante battaglia legale: il tycoon ha
solo una settimana per presentare delle prove convincenti, altrimenti le probabilità di arrivare alla Corte Suprema si ridurranno a zero.
Da un punto di vista grafico
le quotazioni dell’indice di Borsa DAX si trovano in un punto piuttosto delicato, compreso tra il livello orizzontale espresso dai massimi del 21 luglio 2020 e dalla linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 12 e 14 febbraio 2020. Se questi ostacoli dovessero venire superati da una chiusura giornaliera, sarà possibile attendersi un allungo dei prezzi verso i massimi storici.
I prezzi al momento stanno testando tale area di concentrazione di offerta, ma è interessante evidenziare come
la barra di oggi non abbia ancora dato vita ad una lower shadow. A livello statistico, sono molto rare le barre di questo tipo, soprattutto a inizio settimana. È quindi ragionevole pensare che i minimi di oggi possano subire un retest. Per assistere a ribassi più decise sarebbe però necessario che i venditori riuscissero a spingersi al di sotto dei 12.950 punti.
Indice di Borsa DAX: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Operativamente, si potrebbe sfruttare la resistenza intraday raggiunta nelle ultime ore per valutare una strategia di matrice short di breve periodo da 13.190 punti. Lo stop loss sarebbe localizzato a 13.304, mentre l’obiettivo a 13.000 punti. Per questo tipo di metodologia operativa, si adatta il
Certificato Turbo24 Short di IG con ISIN DE000A221NL2, leva 11 e prezzo ask 12,051.
Con il
Turbo Calculator possiamo trovare i corrispondenti livelli sul Certificate: prezzo di entrata a 12,283 euro, stop loss a 11,143 euro e target a 14,183 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
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1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
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10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
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100 Turbo24 = 1 euro a punto
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1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Per fare un esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A221NL2 per un controvalore di 1.228,3 euro.
Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.418,3 euro (+190 euro). Se invece dovesse venire raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 1.114,3 euro (che comporterebbe una perdita di 114 euro).
L’ammontare massimo che si potrà perdere non potrà in ogni caso superare l’investimento iniziale: perché accada ciò i prezzi del paniere dovranno raggiungere i 14.377,25 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate evidenziato dalla linea gialla sul grafico.
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