Le parole del presidente della FED Jerome Powell ieri sera hanno messo un freno alla corsa dei principali indici statunitensi. Al termine della giornata lo S&P 500 ha ceduto lo 0,03% e il NASDAQ 100 lo 0,25%. In compenso il Dow Jones è avanzato dello 0,2%, toccando un altro record a 31.438 punti.
Powell: mercato del lavoro USA è "molto lontano dall'essere forte"
Powell, in videoconferenza, ha lanciato un accorato “allarme lavoro”: “Le disparità economiche che erano già troppo ampie si sono ulteriormente allargate" con la pandemia. Lo ha detto il presidente della FED, Powell, parlando all'Economic Club di New York, ed evidenziando che i "rischi per l'economia USA restano orientati al ribasso”.
Il mercato del lavoro USA, ha detto Powell, è "molto lontano dall'essere forte". Il ritorno alla piena occupazione "non sarà facile": il tasso di disoccupazione reale a gennaio è vicino al 10%, e non al 6,3% come indicano le statistiche ufficiali.
In ogni modo la FED farà "tutto il possibile" per promuovere l'occupazione e "continuerà a sostenere l'economia americana con bassi tassi di interesse e acquisti di asset". In altre parole, la banca centrale USA si asterrà dall'aumentare i tassi di interesse o dal ridurre il ritmo dei suoi acquisti nel prossimo futuro.
Indice di Borsa S&P 500: l’analisi tecnica
Per il principale indice di Borsa statunitense, l’S&P 500, ieri è stata la prima seduta con chiusura negativa dopo la serie consecutiva di giornate positive partita dal 4 febbraio scorso, che avevano permesso l’archiviazione di nuovi massimi storici.
Interessante evidenziare la reazione dei corsi al test del livello dinamico espresso dalla trendline che unisce i massimi del 9 novembre 2020 e 8 gennaio 2021, che proprio nella seduta di ieri è stata testata dalle quotazioni.
Prima di poter parlare di una correzione si dovrebbe attendere una discesa al di sotto dei 3.890 punti, prossimo livello di concentrazione di domanda. Una violazione di questo livello potrebbe trasportare i corsi direttamente al prossimo livello di natura statica posto a 3.850 punti.
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero tornare a valutare strategie di matrice rialzista in caso di superamento dei 3.925 punti per puntare al livello psicologico dei 4.000 punti. Vediamo la strategia nel dettaglio.
Indice di Borsa S&P 500: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long in caso di breakout dei 3.925 punti. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 3.900 punti, mentre l’obiettivo a 4.000 punti.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22P5F4, leva 10 e prezzo ask a 3,936 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 3,979 euro, stop loss a 3,729 euro e target a 4,728 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 200 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22P5F4 per un controvalore di 787,80 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 945,60 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 745,80 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del principale indice azionario USA dovranno arrivare a 3.534,65 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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