Inizio di settimana all’insegna dell’incertezza, con i futures sui principali indici di Borsa a livello globale che al momento perdono terreno a vantaggio dei beni rifugio. Per fare un esempio, l'oro è tornato a testare la zona dei 1.900 dollari l'oncia.
Da segnalare anche come Congresso degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo sul piano di stimoli economici per contrastare gli effetti della pandemia. Con il nuovo pacchetto di aiuti, del valore di 900 miliardi di dollari, verranno erogate forme di assistenza federale alle famiglie, alle piccole imprese e agli operatori sanitari.
Tuttavia, malgrado la notizia positiva per l'economia americani, gli investitori sono focalizzati sui nuovi sviluppi del Coronavirus, con il nuovo ceppo scoperto nel Regno Unito che si sta diffondendo a macchia d’olio nel Vecchio Continente.
Se la variante del Covid-19 dovesse diffondersi in tutto il mondo, non sarebbe improbabile assistere a nuove restrizioni ben più drastiche di quelle viste fino ad ora, le quali minerebbero la corsa del principale indice di Borsa USA, i cui prezzi veleggiano vicino ai massimi storici.
In evidenza oggi anche Tesla, che entrerà a far parte dell'S&P 500 con una ponderazione dell′1,69% nell’indice. Una ciliegina sulla torta per Elon Musk, che nel 2020 ha visto accrescere il suo patrimonio personale di 140 miliardi di dollari, cosa che gli ha permesso di conquistare il secondo posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo secondo Bloomberg.
Per quanto riguarda l’impostazione tecnica dell'indice S&P 500, lo storno di oltre mezzo punto percentuale dai massimi ha potenzialmente ancora molto spazio di manovra da sfruttare in ottica intraday.
In tal senso la prima area supportiva è identificabile tra i 3.604 e i 3.600 punti, corrispondente ai minimi registrati nella seduta di oggi. Al contrario, una rottura verso il basso di tale zona avrebbe la possibilità di portare ad un test del sostegno s 3.588 punti, lasciati in eredità dai massimi dello scorso 2 settembre.
Indice di Borsa S&P 500: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbe sfruttare il recente rimbalzo per cercare di valutare una strategia di natura short con un ritorno sotto 3.635 punti. Lo stop loss sarebbe localizzato a 3.662 punti mentre l’obiettivo a 3.604 punti.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Short di IG con ISIN DE000A224YL3, leva 10 e prezzo ask a 3,554 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 3,723 euro, stop loss a 3,454 euro e target a 4,034 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ipotizziamo di comprare 300 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A224YL3 per un controvalore di 1.096,20 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.210 euro. Se invece dovesse venire raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 1.036,20 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò i prezzi del principale indice azionario Usa dovranno raggiungere quota 3.999,85 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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