Seduta che sembra anticipare alcuni ribassi per le quotazioni dei principali asset rischiosi che stanno
archiviando un novembre con performance da record grazie al supporto delle Banche centrali all’ottimismo per le elezioni USA, per i vaccini anti-Covid, per il rallentamento della pandemia, il miglioramento dei dati economici e la rotazione settoriale.
Nel frattempo, alcune incertezze arrivano dall’OPEC+, che oggi terranno un meeting per decidere se riprendere la produzione di 1,9 milioni di barili al giorno da gennaio 2021. Secondo Bloomberg, i Paesi membri del cartello
non sono riusciti a trovare un accordo ieri, quando si sono riuniti in via informale.
Sullo sfondo le tensioni tra USA e Cina: il Presidente Donald Trump ha infatti
aggiunto due nuove aziende della Cina alla blacklist delle società con presunti legami con l’esercito cinese. Nel frattempo, il dollaro USA si è portato verso i minimi da aprile 2018, con l’EUR/USD che continua ad avvicinarsi alla soglia psicologica di 1,20.
Le quotazioni del cambio sono riuscite a fornire diversi segnali positivi, specie con rifermento al rimbalzo dal supporto a 1,1636 e alla successiva rottura della coriacea resistenza orizzontale a 1,1873. I prezzi si sono poi portati al test della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 9 e 22 ottobre 2020, dove
hanno iniziato a rallentare la loro ascesa.
Nel breve periodo infatti, i corsi potrebbero mirare al pullback della trendline menzionata prima per poi ripartire tornando verso 1,20. Se anche quest’ultima resistenza psicologica dovesse subire un
breakout, l’obiettivo degli acquirenti si sposterebbe verso la zona di 1,22. Interessante evidenziare come il cambio sia in una fase laterale da luglio 2020, che potrebbe indicare una pausa prima di una seconda gamba ascendente che permetta di continuare l’uptrend iniziato lo scorso aprile.
EUR/USD: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Nel breve periodo, vista la reazione dei prezzi a ridosso della linea di tendenza vista poco fa, si potrebbe mirare ad un ritracciamento di breve periodo valutando strategie di natura short da 1,1960. Lo stop loss sarebbe localizzato a 1,1985, mentre l’obiettivo a 1,1900. A questo tipo di operatività si adatta il
Certificato Turbo24 di IG con ISIN DE000A2287Y8, leva 14 e prezzo ask a 8,57 euro.
Sul Certificato, i livelli operativi sono: prezzo di entrata a 8,628 euro, stop loss a 8,378 euro e target a 9,228 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
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1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
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10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
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100 Turbo24 = 1 euro a punto
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1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A2287Y8 per un controvalore di 862,8 euro. Se il nostro
target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 922,8 euro. Se invece dovesse venire raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 837,8 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò i prezzi del cambio dovranno raggiungere 1,282175, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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