Netflix sarà una delle principali società che questa settimana, il prossimo 19 luglio dopo la chiusura di Wall Street, pubblicherà i conti del 2° trimestre del 2023. Gli analisti Bloomberg ritengono che per questi risultati l’asticella sia particolarmente alta: il titolo scambia sopra del 6,3% rispetto al target medio degli esperti censiti dalla piattaforma (che presentano 25 giudizi buy, 25 hold e 3 sell), segnando il più ampio divario dal 2020. Gli analisti mettono in luce un’ulteriore problematica per la società, ossia lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood.
Questo potrebbe creare una pausa nei contenuti, creando quindi un nuovo problema visto che Netflix soffre della mancanza di eventi live come lo sport. Altri ritengono che quanto sta accadendo sul settore cinematografico USA possa essere un’opportunità visto l’alto livello di contenuti del servizio e capacità produttive globali. Di recente il gruppo dello streaming video on demand è stato promosso da Deutsche Bank, che ha alzato il target price da 410 a 475 dollari. Per gli esperti della banca tedesca, Netflix “è una delle poche storie di crescita pulita di utili e free cash flow nel comparto dei media e delle comunicazioni”.
Gli analisti giudicano positivamente l’introduzione dell’abbonamento supportato dalle pubblicità e il giro di vite sulla condivisione degli account. Ma cosa attendersi dal 2° trimestre? Le stime Bloomberg vedono ricavi in a 8,290 miliardi di dollari ed utili per azione a 2,85 dollari, rispettivamente il +4,02% e il -10,92% su base annuale. Per il periodo aprile-giugno è previsto un aumento delle sottoscrizioni nette di 2,026 milioni di unità, con utenti a pagamento che arriverebbero a 234,508 milioni.
Netflix: analisi tecnica e strategie operative
Le quotazioni di Netflix sono inserite all’interno di un deciso trend ascendente, che tuttavia si trova al test della resistenza fornita dalla linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 14 e 16 giugno 2023. Se questo ostacolo fosse oltrepassato, i corsi avrebbero la possibilità di spingersi nei pressi dei 490 dollari, dove passa la trendline che unisce i top dell’11 agosto e del 26 ottobre 2022.
Per i venditori verrebbe invece interpretata positivamente la flessione sotto i 437 dollari. Se ciò avvenisse, i prezzi riuscirebbero a violare anche il livello orizzontale lasciato in eredità dai massimi del 13 giugno 2023. In tal caso, il fronte ribassista avrebbe la possibilità di far partire delle prese di beneficio con obiettivo identificabile nei pressi della soglia psicologica a 400 dollari.
Netflix: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di stampo short da 435 dollari. Lo stop loss sarebbe identificabile a 465 dollari, mentre l’obiettivo a 400 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Short su Netflix con un livello Knock-Out (KO) superiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Short con ISIN DE000A23ZQ46, livello di KO a 553,2989 dollari e leva pari a 5. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Netflix dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I nuovi clienti IG che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro (scopri come funziona il cash-back di IG). Per chi è già cliente IG invece, l'ammontare di rimborso dipenderà dai volumi di trading:
- Da 250.000 a 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 0,50 euro ogni 1.000 unità;
- Oltre 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 1 euro ogni 1.000 unità.
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