Dopo le riunioni delle Banche centrali, che hanno visto sia la Fed che la BCE alzare i tassi di interesse di 25 punti base, il focus degli investitori torna anche sui titoli che stanno pubblicando i risultati trimestrali. Tra i colossi del settore tecnologico USA, Intel ieri ha comunicato i dati del secondo trimestre. La società ha registrato un EPS adjusted di 0,13 dollari, rispetto una perdita prevista di 3 centesimi. Il fatturato della società si è attestato a 12,9 miliardi di dollari, rispetto ai 12,3 miliardi attesi.
Intel ha registrato un utile netto di 1,5 miliardi di dollari, valore che si confronta a una perdita netta di 454 milioni di dollari nello stesso trimestre dell’anno scorso. I ricavi sono scesi del 15% a 12,9 miliardi di dollari da 15,3 miliardi di un anno fa, segnando il sesto trimestre consecutivo di vendite in calo.
Il margine lordo era quasi del 40% su base rettificata ed ha superato le previsioni precedenti dell’azienda del 37,5%. Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha affermato che la società vede ancora “debolezza persistente” in tutti i segmenti del business fino alla fine dell’anno e le vendite di chip server non si riprenderanno fino al quarto trimestre.
Per il terzo trimestre, Intel prevede utili adjusted di 20 centesimi per azione, con stima media dei ricavi a 13,4 miliardi di dollari, rispetto alle aspettative degli analisti di 16 centesimi per azione su 13,23 miliardi di vendite. In questo contesto, vediamo come impostare l’operatività su Intel secondo l’analisi tecnica.
Azioni Intel: analisi tecnica e strategie operative
Con il balzo dei prezzi visto ieri nella sessione after hours di Wall Street il quadro tecnico di Intel è tornato a favore dei compratori, con i prezzi che sono riusciti a violare la resistenza orizzontale a 37 dollari lasciata in eredità dai top del 20 giugno scorso.
Considerata la situazione di ipercomprato, si potrebbe attendere un movimento correttivo prima di implementare una strategia rialzista in linea con il trend dominante. A tal proposito la prima area dalla quale attendere segnali di forza potrebbe essere posta tra i 34,50 e i 34,80 dollari, dove transitano rispettivamente il livello di ritracciamento di Fibonacci del 50% e il supporto statico che conta i massimi del 19 luglio scorso.
Segnali di forza da questa zona avrebbero come primo obiettivo area 37 dollari, mentre un target più ambizioso potrebbe essere posto a 38 dollari. La struttura tecnica tornerebbe debole con la violazione dei 34 dollari.
Azioni Intel: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 34,80 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 34 dollari, mentre il target a 38 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long su Intel con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23ZHT9, livello di KO a 30,5709 dollari e leva pari a 9. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Intel dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I nuovi clienti IG che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro (scopri come funziona il cash-back di IG). Per chi è già cliente IG invece, l'ammontare di rimborso dipenderà dai volumi di trading:
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Da 250.000 a 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 0,50 euro ogni 1.000 unità;
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Oltre 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 1 euro ogni 1.000 unità.
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