Il prezzo dell'oro tenta un recupero dopo alcune sedute con il segno meno, rimanendo al momento ancora al di sopra della soglia tonda e psicologica dei 3.000 dollari l’oncia. Intanto, il dollaro USA rimane solido dopo le recenti dichiarazioni della Federal Reserve, che ha previsto solo due tagli dei tassi da 25 punti base entro la fine del 2025.
Tra Fed e Trump il rialzo dell’oro potrebbe continuare
Di conseguenza, alcuni investitori hanno preferito prendere profitto e ridurre le posizioni rialziste sull'oro in vista del fine settimana. Tuttavia, gli operatori sembrano convinti che la Banca centrale USA possa riprendere il ciclo di allentamento monetario prima del previsto, a causa dei timori di un rallentamento economico dovuto alle politiche tariffarie statunitensi.
Questo potrebbe rappresentare un freno alla forza della valuta americana, fornendo supporto all’oro, che non offre rendimento. Inoltre, l’incertezza sulle politiche commerciali del presidente Donald Trump e i rischi geopolitici potrebbero limitare eventuali cali significativi del prezzo del metallo prezioso. Gli investitori restano preoccupati per la minaccia di Trump di imporre dazi reciproci, che dovrebbero entrare in vigore il 2 aprile, oltre alle tariffe del 25% su acciaio e alluminio già in vigore da febbraio 2025.
Le tensioni geopolitiche sostengono il metallo giallo
Le tensioni tra Russia e Ucraina continuano ad aggravarsi: la scorsa settimana, Kiev ha attaccato la base aerea russa di Engels, mentre Mosca ha risposto lanciando 171 droni sul territorio ucraino. Oggi, funzionari russi e statunitensi si riuniranno in Arabia Saudita per discutere della crisi, cercando una soluzione diplomatica in un contesto sempre più instabile.
Anche in Medio Oriente la situazione resta critica. Israele ha ripreso i bombardamenti su Gaza, ponendo fine alla tregua con Hamas in vigore da fine gennaio. L’aumento dell’incertezza globale favorisce il ruolo dell’oro come bene rifugio. Vediamo ora l’analisi tecnica e le strategie operative con i CFD di IG.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative con i CFD di IG
Riccardo Designori evidenzia come – analizzando l’andamento dei prezzi sul timeframe giornaliero – le quotazioni dell'oro abbiano rallentato dopo aver superato la barriera tonda e psicologica dei 3.000 dollari l’oncia. La recente flessione dei prezzi potrebbe rappresentare un’opportunità per posizionarsi in vendita in ottica di breve termine.
Sul timeframe orario, Designori evidenzia l’area dei 3.030-3.044 dollari l’oncia candidata come zona dalla quale si potrebbero implementare strategie "short" di breve termine, in scia al recente storno. In questo caso, l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere posto sul supporto a 2.985-2.980 dollari. Lo stop loss potrebbe essere posto sopra i recenti massimi, in zona 3.059 dollari l’oncia.
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