I rivali di Intel, Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (TSMC) e Broadcom stanno studiando potenziali accordi che dividerebbero in due l'icona statunitense della produzione di chip, ha riferito sabato il Wall Street Journal. Vediamo tutti i dettagli e come operare sul titolo.
Intel: Broadcom e TSMC verso accordo per dividere lo storico chipmaker?
Broadcom ha esaminato da vicino le attività di progettazione e commercializzazione dei chip di Intel, ha riferito il WSJ, aggiungendo che l'azienda ha discusso una potenziale offerta con i suoi consulenti, ma probabilmente procederebbe solo se trovasse un partner per le attività di produzione di Intel.
TSMC, il più grande produttore di chip a contratto del mondo, ha studiato separatamente il controllo di alcuni o tutti gli impianti di chip di Intel, potenzialmente come parte di un consorzio di investitori o di un'altra struttura, secondo il rapporto.
Broadcom e TSMC non stanno lavorando insieme e tutti i colloqui finora sono preliminari e in gran parte informali, ha aggiunto il WSJ. Intanto, il presidente esecutivo ad interim di Intel, Frank Yeary, ha condotto le discussioni con i possibili pretendenti e con i funzionari dell'amministrazione Trump, preoccupati per il destino di un'azienda considerata fondamentale per la sicurezza nazionale.
Il Governo USA potrebbe opporsi all’accordo
Venerdì scorso un funzionario della Casa Bianca ha detto a Reuters che l'amministrazione Trump potrebbe non essere favorevole alla gestione delle fabbriche di chip di Intel negli Stati Uniti da parte di un'entità straniera, dopo che Bloomberg ha riferito che TSMC stava valutando la possibilità di assumere una partecipazione di controllo nelle fabbriche di Intel.
Il funzionario ha affermato che l'amministrazione Trump sostiene le aziende straniere che investono e costruiscono negli Stati Uniti, ma è "improbabile" che un'azienda straniera gestisca le fabbriche di Intel. Bloomberg ha riferito che il team di Trump ha sollevato l'idea di un accordo tra le due aziende in recenti incontri con funzionari di TSMC che si sono dimostrati ricettivi.
Intel è stata tra i maggiori beneficiari della spinta degli Stati Uniti verso la produzione di chip in loco, guidata dall'amministrazione dell'ex presidente Joe Biden. A novembre, il Dipartimento del Commercio USA ha affermato che stava finalizzando una sovvenzione governativa di 7,86 miliardi di dollari per la società. Vediamo ora il quadro grafico e come impostare l’operatività con i CFD di IG.
Azioni Intel: analisi tecnica e strategie operative con i CFD di IG
Riccardo Designori evidenzia come – analizzando l’andamento dei prezzi sul timeframe mensile – le quotazioni di Intel stiano lateralizzando tra il supporto orizzontale a 18,50 dollari e le resistenze poste in area 25 dollari. Passando al timeframe settimanale, si evidenzia come nelle ultime sedute i prezzi abbiano dato vita a una potenziale figura di inversione rialzista (doppio minimo) che potrebbe anticipare un recupero dei prezzi.
Per quanto riguarda l’operatività, sul timeframe giornaliero, Designori evidenzia due supporti importanti: a 22,50 e 20,90 dollari, livelli dai quali si potrebbero implementare strategie di stampo rialzista. Nel caso di posizioni in acquisto da area 20,90 dollari, lo stop loss potrebbe essere posto sotto i minimi a 18,50 dollari.
Il primo target dei compratori potrebbe essere collocato in area 26,50 dollarie un secondo obiettivo potrebbe invece essere ricavato con l’estensione al rialzo dell’altezza del doppio minimo, che mostrerebbe un potenziale target in area 35 dollari.
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