Secondo UBS, l’oro potrebbe raggiungere i 1.500 dollari l’oncia, anche se per ora il prezzo obiettivo a fine 2022 resta a 1.600 dollari l’oncia. Gli analisti del colosso finanziario svizzero ricordano che nel 2013 il presidente della Fed Ben Bernanke aveva interrotto bruscamente il QE innescando un calo del 20% circa del prezzo dell’oro in meno di due mesi e nel 2015 il metallo era sceso a 1.500 dollari.
Tuttavia, UBS evidenzia come "la situazione era diversa allora: l'annuncio di Bernanke aveva colto alla sprovvista i mercati mentre la posizione della Fed oggi è ben scontata. Inoltre, il dollaro non era a livelli elevati e inflazione non era una preoccupazione".
Anche se gli esperti non si aspettano una situazione uguale a quella del 2013, UBS prevede comunque un proseguimento della flessione dei prezzi del metallo giallo. In questo contesto saranno importanti le dinamiche dell’inflazione e del mercato del lavoro degli Stati Uniti.
A tal proposito la riunione di politica monetaria della Federal Reserve e la conseguente conferenza stampa del governatore Jerome Powell in agenda questa sera saranno molto importanti. Il mercato attende un rialzo dei tassi da 75 punti base, dunque dal 2,5% al 3,25%, ma vi è anche sul tavolo un incremento dell’1% che non è da escludere a priori. Vediamo ora il quadro grafico dell’oro e come operare secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico dell’oro è evidentemente impostato al ribasso nel medio periodo, in particolare dai massimi registrati a marzo 2022 in area 2.070 dollari l’oncia. Nelle precedenti sedute i corsi hanno violato l’importante supporto orizzontale a 1.680 dollari l’oncia, livello lasciato in eredità dai minimi del 21 luglio scorso, confermando la forza del trend ribassista.
Al momento le quotazioni del metallo prezioso rimangono all’interno di un trading range ristretto, che vede come parte superiore i livello menzionato precedentemente e il supporto a 1654 dollari l’oncia. Un recupero dei prezzi al di sopra dei 1.680 dollari l’oncia potrebbe permettere l’implementazione di strategie di matrice rialzista di breve termine.
In tal caso l’obiettivo di profitto potrebbe essere localizzato in area 1.730-1.740 dollari l’oncia, dove transita la linea di tendenza che collega i massimi registrati a marzo, aprile e agosto 2022. Segnali di debolezza sul livello tondo e psicologico a 1.700 dollari l’oncia potrebbero invece essere sfruttati per entrare a mercato in direzione del trend dominante. Vediamo ora come operare sull’oro con i Certificati Turbo 24 di IG.
Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie short da 1.700 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.720 dollari, mentre il target a 1.650 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Short sull’oro con un livello Knock-Out (KO) superiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Short con ISIN DE000A23ASZ6, livello di KO a 1.840,46 dollari e leva 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I clienti che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ogni mese ( scopri come funziona il cash-back mensile di IG).
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