L’oro è sotto la lente degli operatori dei mercati finanziari nelle ultime ore. Il prezzo del metallo giallo ha infatti superato il livello tondo e psicologico dei 2.000 dollari l’oncia. La flessione dei rendimenti obbligazionari innescata da un’aspettativa di rallentamento della Fed nella sua politica monetaria restrittiva ha agito a favore dell’oro.
I recenti dati macro hanno rafforzato l'opinione secondo cui l'economia degli Stati Uniti sia diretta verso una recessione. I dati degli indici S&P Global PMI e ISM dei servizi di marzo hanno deluso le aspettative, indicando un declino delle condizioni della domanda. Se l'attività commerciale non si riprenderà presto, i licenziamenti potrebbero accelerare nei prossimi mesi, facendo probabilmente precipitare il Paese in una recessione.
Una recessione potrebbe risultare positiva per i prezzi dell'oro, mentre la Fed dovrà invertire la rotta e iniziare a tagliare i tassi di interesse. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente le prossime misurazioni economiche per valutare le prospettive e i possibili futuri passi della Banca centrale USA.
A tal proposito, è bene ricordare che domani verranno pubblicati gli importanti dati del mercato del lavoro degli Stati Uniti, relativi a marzo. Un’indicazione è già arrivata ieri, con l'occupazione ADP che ha deluso le stime, attestandosi a 145.000 unità a marzo rispetto alle 200.000 previste.
Per quanto riguarda domani, gli analisti si aspettano le buste paga del settore non agricolo (Non Farm Payrolls) a 240.000 unità, il tasso di disoccupazione al 3,6% e il salario orario medio al 4,3%. In questo contesto, vediamo ora come impostare l’operatività sull’oro secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico dell’oro è evidentemente impostato al rialzo dai minimi registrati a novembre 2022 in area 1.620 dollari l’oncia. Nelle ultime sedute le quotazioni del metallo giallo hanno evidenziato un importante segnale di forza con la rottura del livello tondo e psicologico dei 2.000 dollari l’oncia.
Considerati i recenti segnali di debolezza in area di massimi di periodo, si potrebbe attendere un movimento correttivo prima di implementare strategie di matrice rialzista in linea con il trend dominante. Al tal proposito è bene evidenziare il livello di supporto a 1.960 dollari l’oncia al quale segnali di forza potrebbero essere sfruttati per l’apertura di posizioni in acquisto. Vediamo ora come operare sull’oro con i Certificati Turbo 24 di IG.
Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 1.960 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.940 dollari, mentre il target a 2.030 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long sull’oro con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23R813, livello di KO a 1.801,377 dollari e leva pari a 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I nuovi clienti IG che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ( scopri come funziona il cash-back di IG). Per chi è già cliente IG invece, l'ammontare di rimborso dipenderà dai volumi di trading:
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Da 250.000 a 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 0,50 euro ogni 1.000 unità;
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Oltre 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 1 euro ogni 1.000 unità.
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