Il primo trimestre 2021 ha visto i prezzi dell'oro scendere del 18% dal massimo di agosto, riportando il metallo giallo ai livelli pre-pandemici di febbraio 2020.
Anche se ad aprile si è visto un trend positivo, le prospettive per una continuazione della ripresa rimangono incerte a causa della resilienza del biglietto verde, l’aumento dei tassi obbligazionari a causa delle preoccupazioni sull'inflazione e i segnali positivi che indicano una forte ripresa dell’economica USA.
Le quotazioni dell’oro rimangono al di sopra della media mobile a 50 giorni mentre l'acquirente principale, la Cina, allenta le restrizioni per consentire alle banche di importare più metallo in risposta all'aumento della domanda interna. Anche le importazioni del lingotto in India sono aumentate fino al massimo di quasi 2 anni.
Ieri i prezzi si sono stabilizzati mentre gli operatori dei mercati finanziari attendono la riunione di politica monetaria della Federal Reserve in agenda oggi (clicca qui per il calendario dei meeting della Fed nel 2021) e la successiva conferenza stampa del Governatore Jerome Powell. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sull’oro.
Materie prime, Oro: l’analisi tecnica
Nonostante il recente uptrend partito da area 1.680 dollari l’oncia, l’oro rimane ancora inserito in un trend ribassista di più lungo periodo. Nel breve termine invece i segnali di un ritorno di forza dei compratori non sono mancati.
Anzitutto le quotazioni del metallo prezioso hanno superato (e successivamente effettuato il pullback) il livello statico a 1.765 dollari, linea orizzontale lasciata in eredità dal minimo registrato il 30 novembre 2020.
Inoltre, è ancora valida la figura di inversione (doppio minimo) che si formata tra l’8 e il 31 marzo, che potrebbe proiettare i corsi dapprima verso il prossimo livello di concentrazione di offerta a 1.830 dollari l’oncia e successivamente sul livello statico a 1.850 dollari.
Una rottura dei 1.790 dollari darebbe il via a strategie di matrice rialzista in linea con la direzione del trend di breve verso l’obiettivo identificato dalla figura grafica di inversione precedentemente menzionata.
La positività verrebbe meno con un ritorno al di sotto dei 1.765 dollari, mossa che darebbe spazio ai venditori fino in area 1.676 dollari (base del doppio minimo). Vediamo ora la strategia e i livelli nel dettaglio.
Materie prime, Oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 1.790 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.760 dollari, mentre il target a 1.850 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A2233D6, leva 10 e prezzo ask a 18,357 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 20,345 euro, stop loss a 17,345 euro e target a 26,344 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A2233D6 per un controvalore di 918,90 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.317,20 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 867,25 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere i 1.587,55 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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