Negli ultimi giorni l’oro è attentamente monitorato dagli operatori dei mercati finanziari. Mentre i Paesi del G7 si sono impegnati ad ampliare ulteriormente le sanzioni contro Mosca per ridurre le entrate della Russia, anche sull'export di oro, il prezzo del metallo giallo si mantiene stabilmente al di sopra dei 1.800 dollari l’oncia.
L'oro russo costituisce una parte significativa delle entrate statali che finanziano la guerra della Russia in Ucraina. Mosca è uno dei maggiori produttori di oro al mondo, insieme a Cina e Australia. Secondo il Ministero delle Finanze russo, l'anno scorso il Paese ha estratto 314 tonnellate d'oro, pari a circa il 10% di tutto quello estratto a livello globale.
Tuttavia, la recente decisione di Gran Bretagna, USA, Canada e Giappone di vietare le nuove importazioni di oro russo è considerata in gran parte simbolica all'interno del mercato globale del metallo giallo, dato che le esportazioni del Cremlino verso l'Occidente si sono già esaurite. Dal 24 febbraio 2022 infatti, giorno dell'invasione dei militari russi in Ucraina, le esportazioni di oro russo verso l'Occidente sono in gran parte cessate.
La banca d’affari statunitense si aspetta che l’oro salga a 2.500 dollari entro la fine di quest’anno. In particolare, gli esperti di Goldman Sachs ritengono che 150 dollari di tale incremento siano da ricondurre all’effetto ricchezza, 400 dollari all’effetto paura e 150 dollari alla maggior domanda delle Banche centrali. In questo contesto, vediamo ora il quadro tecnico e come operare con i Certificati Turbo 24 di IG.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di breve periodo dell’oro appare incerto, mentre le quotazioni proseguono l’ampio movimento laterale in atto da fine maggio 2022. Nel medio periodo la tendenza rimane impostata al ribasso e solo un superamento dei 1.850 dollari l’oncia, ma soprattutto della linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati a marzo e aprile 2022 (ora a 1.880 dollari l’oncia), potrà variare la struttura tecnica a favore dei compratori.
Nel breve periodo la rottura della trendline ascendente che collega i minimi registrati a maggio e giugno 2022, ora transitante a 1.814 dollari l’oncia, determinerebbe un segnale ribassista. In questo caso i venditori potrebbero mirare dapprima sui minimi del 16 maggio a 1.785 dollari l’oncia e successivamente presso l’area di concentrazione di domanda a 1.765 dollari l’oncia. Vediamo quindi come operare sull’oro con i Certificati Turbo 24 di IG.
Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie short da 1.814 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.840 dollari, mentre il target a 1.770 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Short sull’oro con un livello Knock-Out (KO) superiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Short con ISIN DE000A22UKY6, livello di KO a 2.013,72 dollari e leva 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I clienti che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ogni mese ( scopri come funziona il cash-back mensile di IG).
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