Il prezzo del petrolio WTI prosegue al rialzo in vista del vertice dell'OPEC+ previsto domani a Vienna. Le quotazioni si avvicinano così verso i top a 68 dollari al barile grazie ai solidi dati economici USA visti la settimana scorsa e alle attese di una forte ripresa della domanda globale che compensano i timori di aumento dell'offerta in caso di accordo con l'Iran.
Gli analisti si aspettano un rimbalzo della domanda globale verso i 100 milioni di barili al giorno nel terzo trimestre 2021, grazie alla ripresa degli spostamenti nel Vecchio Continente e negli Stati Uniti con il procedere delle campagne di vaccinazione.
I dati economici incoraggianti degli Stati Uniti, la più grande economia e il maggiore consumatore di greggio del mondo, hanno offerto ulteriore sostegno ai prezzi, grazie al calo del numero di richieste di sussidi di disoccupazione, che è sceso ai minimi da metà marzo 2020, superando le attese.
L'Iran e gli Stati firmatari dell'accordo sul nucleare del 2015 stanno negoziando da aprile per trovare un accordo sui passi che Teheran e Washington dovranno intraprendere relativamente a sanzioni e attività nucleari per tornare nei parametri dell'accordo del 2015.
Dovendo bilanciare le aspettative di una ripresa della domanda con quelle di un possibile aumento dell'offerta, l'OPEC+ molto probabilmente deciderà di attenersi al piano di graduale superamento delle restrizioni alla produzione al meeting fissato per domani. Vediamo ora cosa dice l’analisi tecnica sul petrolio WTI e come operare.
Materie prime, petrolio WTI: l’analisi tecnica
Le quotazioni del petrolio WTI hanno ripreso vigore mentre si avvicinano sui top di periodo registrati il 7 marzo scorso in area 68 dollari al barile. La struttura tecnica rimane ancora orientata al rialzo nonostante i corsi abbiano violato temporaneamente la trendline ascendente di medio periodo che collega i minimi di novembre 2020 a quelli di aprile 2021, ora transitante a 66,025 dollari al barile.
La struttura rimarrà positiva almeno fino a quando non sarà violata con forza l’area di concentrazione di domanda di breve termine a 61,64 dollari, mossa che potrebbe trasportare corsi presso la successiva area di interesse per i compratori compresa tra i 57,64 e i 58 dollari al barile.
Per quanto riguarda l’operatività, strategie di matrice rialzista potrebbero essere implementate con un ritorno e segnale di forza presso il supporto dinamico a 66 dollari. In questo caso l’obiettivo dei compratori è posto sull’area di concentrazione di offerta a 68 dollari, massimi di periodo. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 66 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 65,20 dollari, mentre il target a 68 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22RGG7, leva 10 e prezzo ask a 7,298 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 6,293 euro, stop loss a 5,493 euro e target a 8,293 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22RGG7 per un controvalore di 732,80 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 829,30 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 549,30 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere i 59,9568 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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