C’era molto attesa per i verbali della riunione della FED che si è tenuta a gennaio (clicca qui per il calendario delle riunioni della Federal Reserve). La Banca Centrale USA ha affermato di mantenere i tassi d’interesse vicini allo zero finché l’inflazione non cresce al 2%.
Questo, insieme alla proposta dell’amministrazione Biden di attivare il pacchetto di stimoli per far fronte alla pandemia, ha portato alcuni osservatori a mettere in guardia da un incremento dell’inflazione. I diversi membri del FOMC hanno evidenziato che il ritmo della ripresa nell’attività economica e della crescita occupazionale è risultato meno vigoroso negli ultimi mesi. La maggior parte dei membri del FOMC continua a vedere elevata incertezza riguardante l’outlook economico.
Anche le varianti Covid preoccupano
In Germania la diffusione della variante inglese di Covid-19 spaventa. I contagi sono passati dal 6 al 22% in soli 15 giorni. Numeri che preoccupano il governo tedesco, dove il ministro della Salute Jens Spahn ha però sottolineato che nel Paese, che è in lockdown dallo scorso 16 dicembre, si continua a registrare un calo dei casi di infezione.
La Germania resterà in lockdown almeno fino al 7 marzo, come annunciato nei giorni scorsi dalla cancelliera Angela Merkel. A causa delle varianti l’agenzia dell’UE per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha valutato il rischio di un’ulteriore diffusione del covid-19 nei 27 paesi membri “come alto-molto alto per la popolazione complessiva e molto alto per le persone vulnerabili”.
Indice di Borsa DAX: l’analisi tecnica
Nella seduta di ieri le quotazioni del DAX hanno dato vita a un segnale negativo. Sul grafico giornaliero si evidenzia come i prezzi abbiano effettuato la violazione della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 29 gennaio e del 12 febbraio 2021.
Vista la recente price action, sembra naturale attendersi un ritorno delle quotazioni verso la successiva area di concentrazione di domanda posta a 13.750 punti, dove passano la trendline che unisce i massimi dell’8 e 21 gennaio 2021 e il supporto statico espresso dai massimi del
18 dicembre 2020.
Analizzando il timeframe a 30 minuti la situazione di debolezza viene confermata. I corsi hanno confermato la figura di doppio massimo innescando un deciso ribasso. Anche in tal caso si nota l’importanza del supporto posto in zona 13.700-13.750 punti, corrispondente anche al 50% del ritracciamento di Fibonacci disegnato dai minimi del 28 gennaio ai top dell’8 febbraio 2021.
Per quanto riguarda l’operatività odierna, strategie long potrebbero essere valutate in caso di segnali di forza in area 13.850 punti per puntare ad un ritorno verso i top a 14.160 punti. Vediamo ora la strategia nel dettaglio.
Indice di Borsa DAX: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da area 13.850 punti. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 13.800 punti, mentre l’obiettivo a 14.160 punti.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22N5U5, leva 10 e prezzo ask a 14,716 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 14,183 euro, stop loss a 13,683 euro e target a 17,283 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22N5U5 per un controvalore di 735 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 864,15 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 684,15 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del principale indice azionario teutonico dovranno raggiungere quota 12.488,67 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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