Il risk-off torna a prevalere sui mercati, con i principali indici americani che ieri hanno registrato flessioni oltre il 2% a Wall Street, dopo l’intervento del presidente della FED Jerome Powell.
La Federal Reserve ha lasciato i tassi d’interesse invariati nel range 0-0,25%, impegnandosi a continuare il suo piano di acquisti di asset e a mantenere la politica monetaria accomodante, almeno fino a quando non ci sarà un inizio di ripresa e l’inflazione non sarà “salita al 2% e si appresterà a superare moderatamente il 2% per qualche tempo”.
Il brusco calo di ieri è dovuto alle incertezze degli investitori circa la concretizzazione di misure sempre più restrittive a causa dell’aumento dei contagi di Covid-19, nonostante i dati incoraggianti fronte trimestrali.
Nonostante dati sostanzialmente solidi e in linea con le attese, gli investitori hanno preferito incassare i guadagni dei mesi scorsi. Facebook ha lasciato sul terreno l’8%, Tesla il 7 e Apple oltre il 3%. Le vendite hanno inoltre fatto volare il VIX, che ieri è arrivato a toccare un top a 37,2.
Malgrado il forte calo di ieri, il quadro tecnico del NASDAQ 100 rimane impostato al rialzo dai minimi segnati a inizio novembre in area 10.956 punti, come si può ben notare dal pattern di massimi e minimi crescenti sul grafico giornaliero.
Con la flessione di ieri i corsi si sono riportati sui livelli visti il 19 gennaio scorso, al di sotto del supporto orizzontale di breve termine a 13.134 punti. Il prossimo livello di concentrazione di domanda è espresso dalla trendline ascendente che conta il minimo segnato durante lo scoppio della pandemia con il low del 2 novembre 2020, ora transitante a 12.610 punti.
Un altro importante livello è anche quello a 12.738 punti (ultimo minimo di swing) segnato il 18 gennaio. Vista l’impostazione tecnica dell’indice si potrebbero privilegiare strategie long solo in caso di segnali di forza in area 12.738 punti, dal momento che il forte movimento ribassista visto ieri potrebbe non essere ancora terminato. In tal caso posizioni di acquisto punterebbero ad un ritorno presso i top in area 13.600 punti. Vediamo la strategia nel dettaglio.
Indice di Borsa NASDAQ 100: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long in caso di segnali di forza in area dei 12.738 punti. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 12.700 punti, mentre l’obiettivo a 13.600 punti.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A224VU0, leva 10 e prezzo ask a 13,609 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 10,635 euro, stop loss a 10,245 euro e target a 19,253 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A224VU0 per un controvalore di 680 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 962,65 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 512,25 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del NASDAQ 100 dovranno raggiungere quota 11.711,74 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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