Inizio di settimana all’insegna dell’ottimismo sui principali asset di rischio. Per il terzo lunedì di fila a muovere i mercati sono le news in ambito di vaccini anti-Covid. Oggi è il turno del prodotto di
AstraZeneca e l’Università di Oxford, che dai primi dati sembra prevenire il 70% delle infezioni.
Oltre a questo, la FDA ha autorizzato l’uso di emergenza per il cocktail di farmaci della Regeneron utilizzato per la cura del Presidente Donald Trump. Nel frattempo, nel weekend sono emerse informazioni in merito alla campagna vaccinale, che negli USA inizierà probabilmente a metà dicembre 2020. A sostenere gli acquisti sono anche le convinzioni di
ulteriori azioni da parte della Federal Reserve.
Sullo sfondo non mancano le preoccupazioni, come le misure restrittive messe in piedi dai Governi per arginare il contagio di Coronavirus e la notizia relativa al fatto che l’Amministrazione Trump sarebbe vicina a pubblicare un
elenco di 89 società aerospaziali cinesi e altre società che non potranno più accedere all’export di tecnologia USA a causa dei loro legami militari.
Infine, le ultime notizie sul fronte Brexit indicano come l’accordo tra UE e UK sia pronto al 95%.
Il restante 5% sarebbe però sufficiente a far collassare i colloqui. Intanto grazie alla debolezza del dollaro USA, GBP/USD si sta riportando a ridosso della resistenza dinamica ottenuta collegando i massimi del 16 settembre e 21 ottobre 2020.
Tale ostacolo rappresenta la parte superiore del canale ascendente evidenziato sul grafico, la cui rottura incrementerebbe le probabilità di un’accelerazione degli acquisti che andrebbe a violare il coriaceo livello di concentrazione di offerta a 1,35. Una violazione di tale zona permetterebbe ai compratori di estendere gli acquisti fino alla successiva soglia psicologica a 1,40.
Senza un breakout tuttavia, i venditori sembrerebbero pronti a tornare verso la zona degli 1,30, dove passano sia la trendline disegnata con i lows del 23 e 25 settembre 2020, che il supporto espresso dai lows del 24 ottobre 2019.
GBP/USD: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Visto l’approdo su resistenze che nel recente passato hanno sempre dato vita a dei brevi ritracciamenti, si potrebbero valutare strategie di natura short sulla debolezza a 1,3310. Lo stop loss sarebbe individuabile a 1,3340, mentre l’obiettivo a 1,3270. Per questo tipo di operatività si presta il
Certificato Turbo24 Short di IG con ISIN DE000A2218F2, leva 12 e prezzo ask a 11,306 euro.
Utilizzando il Turbo Calculator vediamo ora i livelli operativi sul Certificato: prezzo di entrata a 11,454 euro, stop loss a 11,152 euro e target a 11,841 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
-
1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
-
10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
-
100 Turbo24 = 1 euro a punto
-
1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Per fare un esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A2218F2 per un controvalore di 1.145,4 euro.
Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.184,1 euro. Se invece dovesse venire raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 1.115,2 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non potrà in ogni caso superare l’investimento iniziale: perché accada ciò i prezzi del paniere dovranno raggiungere 1, 445409, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
DISCLAIMER
Questo articolo è stato sponsorizzato dall'emittente o dall'intermediario menzionato. Le informazioni in esso contenute non devono essere considerate né interpretate come consulenza in materia di investimenti. Eventuali punti di vista e/o opinioni espressi non sono intesi e non devono essere interpretate come raccomandazioni o consigli di investimento, fiscali e/o legali. Investire.biz non si assume alcuna responsabilità per azioni, costi, spese, danni e perdite subiti a seguito di informazioni, punti di vista o opinioni presenti su questo sito. Prima di intraprendere decisioni di investimento, invitiamo gli utenti a leggere la documentazione regolamentare sempre disponibile per legge sul sito dell'emittente ed ottenere una consulenza professionale.