Foxconn ha vinto un ordine per realizzare gli AirPods di Apple e prevede di costruire una fabbrica in India per la loro produzione, si legge su Reuters. L'accordo vedrà Foxconn, il più grande produttore e assemblatore di elettronica al mondo, diventare un fornitore AirPod per la prima volta evidenziando gli sforzi del fornitore chiave di Apple di diversificare ulteriormente la produzione lontano dalla Cina.
Al momento gli AirPods sono prodotti da una serie di fornitori cinesi. Una fonte, riporta Reuters, ha affermato che Foxconn investirà oltre 200 milioni di dollari nel nuovo impianto India AirPod nello stato indiano meridionale di Telangana.
La fonte anonima citata da Reuters ha affermato che i funzionari di Foxconn hanno discusso internamente per mesi sull'opportunità di assemblare AirPods a causa di margini di profitto relativamente più bassi sulla realizzazione del dispositivo, ma alla fine hanno deciso di procedere con l'accordo per "rafforzare l'impegno "con Apple. La decisione di avviare la produzione in India è stata richiesta da Apple, secondo la fonte.
Foxconn ha affermato che farebbe meno affidamento sulla Cina come fonte di entrate in quanto sta diversificando i siti di produzione per rafforzare la resilienza della catena di approvvigionamento. Circa il 70% delle entrate di Foxconn proviene dalla Cina, ha affermato Young Liu, presidente della società. Andando avanti, la percentuale proveniente dai mercati al di fuori della Cina continuerà a crescere. Il gruppo si sta inoltre espandendo in Paesi tra cui Vietnam, Messico e Stati Uniti.
Apple ha spinto i fornitori a diversificare oltre la Cina dopo che molti di loro hanno subito molteplici interruzioni della produzione durante i blocchi per il Covid-19 nel Paese. Con la produzione tornata a livelli normali presso il sito di Zhengzhou, il business dell'elettronica di consumo dovrebbe crescere nel 1° trimestre rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Vediamo ora come impostare l’operatività secondo l’analisi tecnica.
Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative
La struttura tecnica di breve periodo rimane positiva su Apple. I corsi si mantengono all’interno di un trend rialzista dai minimi registrati in area 124 dollari a inizio anno. Nonostante la perdita di momentum vista da inizio marzo, con i prezzi che non sono riusciti a formare nuovi massimi, gli operatori potrebbero ancora privilegiare strategie di matrice rialzista dai vicini supporti.
A tal proposito, è bene evidenziare il sostegno di breve periodo a 148 dollari dove transita anche la linea di tendenza ascendente che collega i minimi del 3 gennaio e del 2 marzo. Segnali di forza nei pressi di questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long con obiettivo di profitto localizzabile in area 155-157 dollari.
La violazione della trendline menzionata prima potrebbe dare ampio spazio di manovra ai venditori, idealmente fino al successivo livello di concentrazione di domanda a 135 dollari. Vediamo ora come operare su Apple con i Certificati Turbo 24 di IG.
Azioni Apple: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 148 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 146 dollari, mentre il target a 155 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long su Apple con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23UNE0, livello di KO a 137,9644 dollari e leva 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Apple dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I nuovi clienti IG che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ( scopri come funziona il cash-back di IG). Per chi è già cliente IG invece, l'ammontare di rimborso dipenderà dai volumi di trading:
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Da 250.000 a 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 0,50 euro ogni 1.000 unità;
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Oltre 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 1 euro ogni 1.000 unità.
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