L'indice S&P 500 continua a navigare sui massimi storici e si avvia a piccoli passi verso obiettivi sempre più ambiziosi. Alcune grandi banche d'affari non hanno fatto mistero nel rivelare le loro previsioni molto azzardate, come ad esempio quelle di JP Morgan che solo una settimana fa aveva preconizzato entro la fine dell'anno un'incursione del principale listino americano verso i 4.000 punti.
Molto più prudenti erano state le stime di Bank of America e Citigroup, che si erano fermate a quota 3.800. Ora, con l'S&P 500 a quasi 4.200 punti è quasi superfluo rilevare che gli analisti hanno tutti peccato di eccesso di accortezza.
Adesso il livello più immediato che molti stanno guardando è quello dei 4.500 punti, il che significherebbe un altro balzo di circa il 9%. Sarà possibile vederlo in un lasso di tempo abbastanza breve?
S&P 500: ecco perché potrebbe arrivare a 4.500 punti
Per rispondere al quesito è bene riflettere sulle motivazioni che hanno spinto Wall Street verso nuovi massimi. La campagna di vaccinazione negli Stati Uniti procede senza sosta e in maniera accelerata. Oggi oltre un quarto della popolazione a stelle e strisce è immunizzata con il doppio delle dosi e questo ha un solo significato: controllo della pandemia e ripresa della normalità entro l'estate.
A rincarare la dose di ottimismo l'enorme piano di stimolo arrivato a quota di 4.000 miliardi di dollari a firma Joe Biden. In base al sentiment degli ultimi giorni il programma non dovrebbe provocare eccessivi strazi in tema di aumento della pressione fiscale sulle imprese e sulle transazioni finanziarie come qualcuno temeva.
Infine vi è la Federal Reserve e il suo atteggiamento per mantenere basso il costo del denaro, nella convinzione che l'inflazione non dovrebbe rappresentare un grosso problema. Questo si riverbera sulle stime degli utili delle società quotate e, di conseguenza, sul prezzo delle azioni scambiate.
Alla luce di tale ragionamento ci potrebbero essere tutte le condizioni perché il rally continui. Ne è convinto Tom Essaye, fondatore di Sevens Report Research, società di analisi dei mercati finanziari. In una nota, l'analista ha scritto che entro la fine dell'anno è legittimo attendersi l'S&P 500 almeno fino a 4.500 punti. Questo rifletterebbe attese di guadagni aggregati di 200 dollari per azione per le società che compongono il paniere.
S&P 500: 2 fattori che potrebbero limitarne la corsa
In gioco bisogna sempre mettere la possibilità che non tutto fili liscio per come è nelle previsioni. Vi sono almeno 2 aspetti da valutare con attenzione e che potrebbero minare l'equilibrio dell'indice. Il primo ha a che fare proprio con il piano Biden.
Il disegno di legge sulle infrastrutture è molto ambizioso ma non è detto che non incontri ostacoli rilevanti. E non solo dalla sponda repubblicana, ma anche dal fronte dei Democratici centristi che sostengono il Governo. Sui dettagli infatti vi potrebbero essere delle discordie che quantomeno procrastinerebbero l'implementazione del progetto, il quale rischierebbe di scivolare sugli emendamenti.
Il secondo aspetto da considerare attiene ai rendimenti del Tesoro a 10 anni. I tassi potrebbero anche continuare a salire nonostante un'inflazione sotto controllo. Le avvisaglie ci sono state e, se non ci sarà una chiara inversione di tendenza, per le azioni ciò può rappresentare una seria minaccia.
Infatti, con rendimenti obbligazionari più elevati, ci potrebbe essere uno spostamento delle scelte degli investitori dalle azioni alle obbligazioni. Quanto tale dinamica possa durare non è dato di saperlo; quello che è sicuro è che, in siffatte circostanze, gli obiettivi entro la fine dell'anno di un S&P 500 a 4.500 punti potrebbero essere ritardati.