Massimi da gennaio 2016 per il cambio tra la sterlina e lo yen giapponese che, martedì scorso, si è spinto fino a 174,276 ¥. Il saldo dell’ultimo mese evidenzia un incremento di 2 punti percentuali, in tre mesi l’incrocio è cresciuto del 6,5% e da inizio anno il guadagno si attesta al 9,75 per cento.
GBP/JPY: la BoE è preoccupata, la BoJ non ha fretta
Qualche giorno fa, il governatore della Bank of England (BoE), Andrew Bailey, si è unito al codazzo di analisti e operatori definendo l'inflazione del Regno Unito “sticky” (appiccicosa) ed ha stimato un tempo maggiore del previsto per farla scendere (ad aprile, l’inflazione UK ha finalmente abbandonato, dopo sette mesi consecutivi, la doppia cifra passando dal 10,1 all’8,7%).
Anche se non siamo di fronte ad una spirale salari-prezzi, ha detto il chairman, la banca centrale si trova a fronteggiare forti pressioni sui prezzi core e un "mercato del lavoro molto rigido". “Ci sono due cose su cui dobbiamo concentrarci in particolare -ha detto Bailey nel corso di un evento organizzato dal Wall Street Journal- uno sono i prodotti alimentari e l’altro è rappresentato dall'inflazione di fondo”.
Alle preoccupazioni di Bailey fa da contraltare la prudenza di Kazuo Ueda. Oggi il governatore della Bank of Japan ha sconfessato la politica del suo predecessore, Haruhiko Kuroda. Se Kuroda aveva fissato in due anni il tempo necessario per riportare la crescita dei prezzi al consumo al 2%, Ueda ha eliminato il riferimento temporale a causa dell'incertezza sulle prospettive dei prezzi. "Il tempo necessario affinché l'impatto della politica monetaria si manifesti sull'economia potrebbe variare molto a seconda delle circostanze. Per questo motivo non abbiamo in mente alcuna tempistica". Ueda ha anche detto che è prematuro per la BoJ discutere i dettagli di una strategia di uscita dalla sua politica ultra-espansiva, compreso se e quando la Banca centrale potrebbe iniziare a vendere le sue partecipazioni in fondi fiduciari immobiliari (REIT).
GBP/JPY: cross stimato in ulteriore rialzo
L’approdo con i massimi da 7 anni e mezzo ha innescato un consolidamento già visto negli ultimi tempi e dagli oscillatori di breve termine non emergono livelli particolari di stress. Il recente test della media mobile a 100 settimane è stato affrontato senza eccessivi patemi ed anche il livello statico dei 168,4 ¥ nell’ultima parte di aprile è stato agevolmente superato con relativo check del nuovo ruolo di supporto.
Se il cross dovesse riuscire a superare l‘area dei 175 ¥, il primo obiettivo sarebbe rappresentato dai 177 ¥ toccati ad inizio gennaio 2016 e poi l’appuntamento sarebbe con i 179,6 ¥ di fine dicembre 2015.
Al ribasso, la presenza di massimi pluriennali fa sì che si tratti di un'ipotesi da tenere nella giusta considerazione, un primo livello supportivo è rappresentato dai 168,4 yen prima e da 165 poi, con i 160 ¥ che al momento, complice anche il passaggio della media a 200 giorni, sembrerebbe essere un livello difficilmente superabile.
Volendo puntare al rialzo sull'incrocio GBP/JPY, il breakout di quota 175 potrebbe essere utilizzato per un ingresso da 175,1 in direzione 176,9 prima e 179 poi. Lo stop loss potrebbe essere fissato a 167,5 yen.
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