Nella scorsa settimana i principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una seduta caratterizzata dai rialzi. A favorire gli acquisti sono stati in particolar modo i segnali positivi sul fronte dei colloqui sul tetto del debito in USA, con le parti coinvolte che si sono mostrate determinate a raggiungere un accordo. Sul fronte delle Banche centrali, dagli esponenti della BCE che sono intervenuti in settimana, è continuata ad emergere la necessità di proseguire con il rialzo dei tassi di interesse.
In questo senso, da segnalare le parole di Robert Holzmann, Governatore della Banca centrale austriaca, il quale ha affermato che preferirebbe un picco del costo del denaro oltre il 4%. Lato Fed è particolarmente rilevante l’intervista al Financial Times del Presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, che si è detto favorevole ad un altro aumento dei tassi a giugno.
Inoltre, Bullard ritiene che l’attuale livello dei tassi sia nella parte inferiore dell’intervallo giudicato restrittivo, con la parte superiore identificata nell’ordine dei 6 punti percentuali. Per quanto riguarda i dati macroeconomici dell’Eurozona, le misurazioni finali dell’inflazione di aprile e del PIL del 1° trimestre 2023 si sono confermate rispettivamente al 7% e all’1,3% a/a.
Verbali della Fed sotto i riflettori
Partendo dal fronte macroeconomico, tra le misurazioni più importanti di questa settimana compaiono sicuramente gli HCOB manifatturieri, dei servizi e compositi dell’Eurozona di maggio (preliminare), attesi rispettivamente a 46 punti, 53,5 punti e 55,5 punti. Per quanto riguarda gli S&P Global PMI manifatturieri, dei servizi e compositi di maggio (preliminare) per gli USA, il primo è stimato a 50 punti, il secondo a 52,6 punti e il terzo a 53 punti.
Per gli USA sarà pubblicata la seconda lettura del PIL del 1° trimestre 2023, prevista in linea con il precedente 1,1%. Per quanto riguarda le Banche centrali, focus sui verbali dell’ultima riunione della Fed, che potrebbero fare maggiore chiarezza sulle ultime mosse dell’istituto centrale a stelle e strisce relative a maggio. Nell’ultimo meeting infatti la Federal Reserve ha alzato i tassi di 25 punti base, segnalando che da giugno potrebbe cominciare una pausa. Al momento, secondo il CME FedWatch Tool, le probabilità che il prossimo mese i tassi restino all’intervallo 5%-5,25% sono del 63,3%.
In settimana parleranno Bullard, Bostic, Barkin (22 maggio) e Logan (23 maggio). Lato BCE, sono attesi gli interventi di Vujcic, de Guindos, Holzmann, Lane, Villeroy (22 maggio), Muller, Nagel (23 maggio), Centeno e de Cos (25 maggio). Per quanto riguarda le trimestrali, sono da segnalare i risultati di NVIDIA (24 maggio) e Costco (25 maggio) per gli USA, mentre per l’Italia si conosceranno i risultati del primo trimestre 2023 di Assicurazioni Generali (25 maggio).
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