Il petrolio nelle ultime sedute dà segni di debolezza dopo che le politiche monetarie delle Banche centrali e le forti tensioni geopolitiche hanno rotto gli equilibri nel mercato dell’oro nero.
Petrolio WTI, come ci comportiamo?
In questo inizio settimana abbiamo visto decise discese sul prezzo del petrolio, che lo hanno portato dai 104 dollari al barile a 96 dollari. Questa ulteriore flessione fa continuare il trend ribassista in atto, allontanando sempre di più i corsi dai massimi di inizio giugno. I prezzi dell'oro nero al di sotto del livello psicologico dei 100 dollari al barile rafforzano l’ipotesi che i consumi mondiali stanno diminuendo. Operare con strategie multiday, che non permettono di posizionare uno stop loss appropriato, sospendono l’operatività nel medio periodo.
Oggi alle 14:30 (ora italiana) usciranno i dati sull’inflazione americana. I dati sull’IPC USA daranno una direzione più o meno marcata delle politiche monetarie future. Il dato previsto dagli analisti è di 8,8%, superiore a quello precedente di 8,6%. In queste situazione di tensione possiamo attendere le rilevazioni macroeconomiche statunitensi per sfruttare la volatilità nel mercato.
Petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative
Grazie all’analisi tecnica individuiamo l’area supportiva posta tra i 95 dollari al barile e 100 dollari al barile. La chiusura giornaliera di ieri ha sancito un ulteriore ribasso sotto il minimo del 5 luglio. Le operazioni di medio e lungo periodo sono accantonate momentaneamente per una questione di money management, ovvero un rischio/rendimento negativo che non facilità l’operatività. Sul fronte intraday si aprono scenari molto più interessanti: la volatilità nel mercato rende dinamici i prezzi che tendono a muoversi con forte irruenza.
Monitoriamo i livelli 95, 97 e 100 dollari al barile per operare con strategie di Breakout intraday.
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