Il Bitcoin potrebbe subire un grosso scossone questo mese. Tra pochi giorni l'exchange giapponese Mt. Gox, fallito dopo un hackeraggio nel 2014, inizierà a rimborsare migliaia di utenti per un controvalore di 9 miliardi di dollari. È quanto deciso dal curatore fallimentare in un processo che ha visto coinvolti circa 20 mila creditori. Gli esborsi avverranno in Bitcoin e Bitcoin Cash. Le monete coinvolte sono circa 141 mila, ossia lo 0,7% delle 19,7 milioni in circolazione.
Questa operazione sarà una vera manna per gli ex-utenti di Mt. Gox, che avevano
comprato dieci anni fa Bitcoin a circa 600 dollari e si sono visti intrappolati gli asset nel default dell'intermediario. Oggi la criptovaluta vale circa 62.000 dollari, il che significa un
guadagno potenziale di quasi il 10.000%. Quindi chi all'epoca ha investito ad esempio 10.000 dollari, ora si troverebbe in tasca 100 milioni di dollari. Insomma, dall'inferno al paradiso.
Se questo però è il colpo della vita per quei trader, gli altri investitori in Bitcoin stanno tremando. Infatti, la vendita presumibile di almeno una parte dei Bitcoin liberati, probabilmente metterà sotto pressione il prezzo della maggiore criptovaluta. Non sarebbe la prima volta in cui ciò accade, ovvero che il Bitcoin si muove energicamente al ribasso di fronte a grandi riscatti di fondi bloccati in piattaforme di trading. È successo ad esempio il mese scorso, quando l'exchange crittografico Gemini ha restituito oltre 2 miliardi di dollari di Bitcoin in relazione al suo programma di prestito Earn, per cui i prelievi erano stati sospesi il 16 novembre. Da allora i prezzi del Bitcoin erano più che triplicati e molti hanno venduto.
Bitcoin: per gli analisti effetti limitati dalle vendite di Mt. Gox
Per determinare quanto le vendite impatteranno sulle quotazioni del Bitcoin stavolta, occorrerà vedere quanti saranno i venditori effettivi. Secondo John Glover, Chief investment officer della società di prestito di criptovalute Ledn, le liquidazioni saranno enormi perché "molti sceglieranno chiaramente di prendere i soldi e scappare" di fronte a quello che è risultato "il miglior investimento che abbiano mai fatto".
La maggior parte degli analisti però ritiene che alla fine il colpo sul mercato sarà limitato. James Butterfill, capo della ricerca di CoinShares, ha affermato che "con l'annuncio dell'inizio della vendita a luglio, gli investitori sono comprensibilmente preoccupati". Tuttavia, "il Bitcoin ha mantenuto un volume di scambi giornalieri di 8,74 miliardi di dollari sugli exchange affidabili quest'anno, suggerendo che la liquidità è sufficiente per assorbire queste vendite durante i mesi estivi".
Anche Lennix Lai ritiene che "le preoccupazioni di sell-off relative a Mt. Gox saranno probabilmente a breve termine". A suo avviso, "molti dei primi utenti dell'exchange, così come i creditori, sono appassionati di Bitcoin a lungo termine che hanno meno probabilità di vendere immediatamente tutte le loro monete".
Gli fa eco Jacob Joseph, analista di ricerca Di CCData, secondo cui i mercati sono in grado di assorbire le pressioni di vendita. Tra l'altro, "è probabile che buona parte dei creditori accetti un taglio del 10% sulle loro partecipazioni per ricevere il rimborso anticipato, e non tutte le partecipazioni sono destinate a essere liquidate sul mercato aperto, riducendo la pressione di vendita complessiva", ha detto.