Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il Dipartimento di Giustizia americano sta indagando sull’accordo da 15 miliardi di dollari per l’acquisto di Five9. Il motivo è da attribuire a dei potenziali rischi alla sicurezza nazionale.
La revisione della domanda di licenza verrà effettuata dalla commissione di interagenzia, nota come Team Telecom. I dubbi delle Authority statunitensi riguardano le relazioni e la proprietà straniera della società di videoconferenze. Secondo Zoom, il via libera verrà fornito nella prima metà del 2022, periodo che potrebbe comunque permettere all’azienda di chiudere il deal quando previsto.
Zoom: fari puntati dal Governo USA
Il Governo USA ha messo sotto i riflettori Zoom per via dei suoi rapporti con la Cina. Queste relazioni sono sotto lo scrutinio di diverse indagini federali. Diversi esperti del settore delle telecomunicazioni hanno inoltre evidenziato come qualsiasi trattativa con il Team Telecom, che si occupa di esaminare gli investimenti stranieri nelle società regolate dalla FCC, potrebbe mettere il gruppo di videoconferenze nel mirino dei funzionari di USA e dell’ex Impero Celeste.
Richard Sofield, ex Presidente del Team Telecom, ha infatti evidenziato come quando l’agenzia inizia i controlli, spesso detta condizioni sulla raccolta e il mantenimento dei dati personali. Five9 è un’azienda che ha l’autorizzazione FCC per agire come un vettore comune che collega le reti nazionali ed estere. Sono proprio queste le funzioni che hanno allertato i regolatori.
L’Institutional Shareholder Services ha raccomandato agli azionisti di votare contro questa operazione, motivando il consiglio con le preoccupazioni per le prospettive di crescita di Zoom con le restrizioni per la pandemia di Covid-19 in allentamento e con i possibili rischi politici con la Cina. Visti questi rischi, alcuni esperti evidenziano come Zoom dovrebbe alzare il prezzo di acquisto.
Azioni Zoom: analisi tecnica e strategie operative
Il grafico settimanale delle azioni Zoom evidenzia una situazione complessa per il fronte rialzista. Dopo il fortissimo rialzo del 2020, i prezzi hanno iniziato una fase correttiva che si è fermata sull’importante supporto di area 280 dollari.
Questo sostegno corrisponde al livello orizzontale espresso dai top di luglio 2020 e al 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutta la gamba di rialzo iniziata a dicembre 2019. Se tale area dovesse venire violata, si avrebbe la possibilità di assistere inizialmente ad una discesa verso i 240 dollari, per poi passare al test del successivo livello di concentrazione di domanda a 180 dollari. Se ciò dovesse accadere, i venditori tornerebbero in vantaggio anche sul lungo periodo.
Tuttavia, da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di matrice long sul superamento della soglia psicologica dei 300 dollari. In tal caso infatti le quotazioni riuscirebbero a tornare al di sopra della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi di agosto 2020 e maggio 2021. Lo stop loss sarebbe identificabile a 266 dollari, mentre l’obiettivo a 345 dollari.