Le azioni tecnologiche sono sempre oggetto di grande attenzione per i trader di Wall Street. La fase discendente della parabola che hanno vissuto in questo anno e mezzo, da quando cioè è scoppiata la pandemia, sembra essersi esaurita. Nella scorsa primavera hanno vissuto un momento di ammaccamento dettato dal rialzo dei rendimenti obbligazionari fino all'1,74%, massimo annuale. Ma poi hanno ripreso la marcia interrotta collezionando record su record.
Le trimestrali eccellenti hanno aiutato molto il rally e a poco è valsa l'aspettativa che la Fed potrebbe aumentare i tassi il prossimo anno facendo risalire i rendimenti dei Treasury Bond a 10 anni, con un'inflazione che viaggia a questi ritmi.
Ciò che sta attirando gli investitori è la capacità delle aziende di crescere e rinnovarsi, passando sopra anche a multipli aziendali troppo alti, con la speranza che le aspettative sugli utili futuri possano essere riviste al rialzo.
Azioni tech: cosa indica il mercato delle opzioni
Il mercato che riguarda il tech è caldo quindi in questo periodo e lo dimostra il volume enorme che sul mercato delle opzioni si è raggiunto nel mese di ottobre: ben 890 miliardi di dollari passati di mano al 29 ottobre, in base ai dati forniti da Goldman Sachs.
In particolare sono le opzioni sulle azioni Tesla che stanno tenendo banco a Wall Street. Addirittura in alcuni frangenti si conta che il 50% della spesa sui derivati quotati negli USA riguarda proprio la società di Palo Alto. Non a caso il rally negli ultimi tempi del titolo è stato straordinario, con un rialzo del 30% dal 6 ottobre.
I dati della scorsa settimana rilasciati da Cboe Global Markets mostrano come le scommesse siano orientate al rialzo, con i volumi delle opzioni call che hanno raggiunto il livello più alto da gennaio. I titoli più gettonati, oltre a Tesla, sono quelli di Nvidia, Qualcomm e Advanced Micro Devices, che hanno ottenuto un rendimento questo mese di oltre il 18% a fronte di una salita dell'1% dell'indice di Borsa S&P 500.
Azioni tech: il rischio di un'inversione violenta
Le opzioni sono strumenti che possono amplificare i rialzi o i cali delle azioni sottostanti. Lo si è visto soprattutto quest'anno con le meme stock come GameStop o AMC, le quali in un giorno riuscivano a ottenere guadagni a 3 cifre.
Per cavalcare lo slancio le opzioni sono l'ideale perché comunque permettono di limitare la perdita, fermo restando che nelle fasi di alta volatilità il premio pagato potrà essere particolarmente costoso. Amplificando i movimenti delle azioni però si può assistere ad inversioni violente, una volta che il mercato ha deciso di cambiare la tendenza.
Può essere questo un segnale allarmante per chi investe nei titoli tecnologici comprando semplicemente le azioni? Greg Boutle, Head of US Equity & Derivative Strategy di BNP Paribas, mette in guardia contro il rischio che i trader facciano un passo indietro in questo momento. L'inversione di tendenza in tal caso, a suo giudizio, potrebbe essere molto rumorosa.