L'obiettivo da parte degli stock picker in Borsa è stato sempre quello di riuscire a individuare titoli che sono sottovalutati. Uno dei parametri che viene sempre utilizzato è quello di guardare i multipli. In questo contesto storico, la ricerca deve essere più accurata del solito in quanto non è semplice setacciare occasioni ghiotte. Infatti, i prezzi delle azioni a Wall Street sono scambiati in media a oltre 20 volte gli utili attesi, ben oltre quella storica.
La ragione è determinata essenzialmente dalle politiche monetarie e fiscali che in questo utlimo decennio hanno fatto affluire un fiume di denaro anche nei mercati finanziari, gonfiando le quotazioni e portando i principali indici americani a viaggiare sui massimi storici.
La ripresa economica dopo la terribile pandemia ha determinato aspettative di crescita aziendale, che si è riflessa sui prezzi. Il punto ora è determinare quanto il possibile rallentamento innescato dalla variante Delta del Covid-19 possa riportare in futuro le quotazioni in linea con i fondamentali, riequilibrando i multipli.
Wall Street: le occasioni più interessanti in ogni settore
Tuttavia, in ogni settore è possibile scorgere delle opportunità molto interessanti, qualunque sia lo scenario di mercato che si viene a configurare. In sostanza, esistono dei titoli che sono rimasti indietro e quindi presentano dei multipli inferiori rispetto alla media del comparto di cui fanno parte. Vediamoli nel dettaglio.
Settore tecnologico
Il settore tecnologico è uno di quelli che ha corso di più durante tutto il periodo pandemico, di conseguenza è molto facile trovare delle valutazioni azionarie gonfiate. In media il rapporto Price/Earnings per le società tech è di circa 29 con riferimento ai guadagni attesi nei prossimi 12 mesi.
Un'azione interessante potrebbe essere Hewlett Packard Enteprice, che negozia a 8 volte gli utili 2022. I valori così bassi sono determinati dal fatto che dal 2018 l'azienda non riesce a crescere e quindi gli investitori si attendono che i margini di profitto si allineino con quelli dei leader del settore, cosa che potrebbe avvenire presto.
Altre 2 azioni da tenere sotto osservazione sono Micron Technology e Western Digital, entrambi operativi nel settore dei microchip. Anch'esse hanno multipli di 8 volte e questi sono valori molto bassi e allettanti, considerato il boom che sta vivendo il comparto dei semiconduttori grazie all'aumento della domanda di PC, smartphone e infrastrutture cloud.
Settore immobiliare
Gli americani sono tornati a comprare casa al punto che il comparto immobiliare attualmente sta attraversando un periodo d'oro. I prezzi degli immobili aumentao velocemente negli Stati Uniti, tanto che si teme che possa crearsi una nuova bolla simile a quella che portò alla crisi dei mutui subprime del 2008.
Anche qui vi sono dei titoli sottovalutati, come quelli dei costruttori di case PulteGroup, Lennar e DR Horton, che hanno un rapporto tra prezzi e utili attesi per il prossimo anno inferiore a 8. Mentre in genere i titoli immobiliari dell'S&P 500 hanno in media multipli di 22.
Settore farmaceutico
La pandemia ha portato alla ribalta il campo medico-sanitario, soprattutto se legato in qualche modo al Covid-19. A parte i produttori di vaccini, gli investitori si sono concentrati sulle aziende che hanno fabbricato mascherine, macchinari per l'ossigeno e altre strutture utili per le terapie intensive, divise sanitarie e quant'altro. Le valutazioni conseguentemente sono arrivate a livelli anche esagerati, con i multipli del settore che attualmente sono di circa 26.
Esistono però delle azioni che, per quanto gli analisti le considerano poco attraenti, costano effettivamente molto poco. Una è Viatris, nata dallo spin-off di Pfizer e che si è fusa con Mylan. Oggi le azioni della costola del gigante farmaceutico scambiano a 3,9 i guadagni del prossimo anno. Un'altra è Organon, staccata da Merck il mese scorso. La multinazionale americana presenta un rapporto tra prezzo del titolo e utili del 2022 di 5,3.
Settore dei servizi di comunicazione
In questo settore, colossi come Facebook, Google e Netflix dettano legge, ma hanno anche valutazioni azionarie estremamente costose. Probabilmente questi titoli aumenteranno ancora perché le aziende hanno tassi di crescita annuale in termini di fatturato e reddito sostenuti e sostenibili. I giganti del Web tendono a mantenere alti i multipli di tutto il settore, che in questo momento sono di circa 23,5.
Alcune società come AT&T e Discovery però hanno prezzi delle azioni appena 9,5 volte gli utili. Entrambe sono state al centro di operazioni di finanza straordinaria all'inizio del 2021. Nel dettaglio, AT&T si è scissa da WarnerMedia, la quale si è fusa con Discovery.
Questo ménage a trois non è piaciuto molto agli azionisti, in particolar modo quando la compagnia telefonica statunitense ha deciso di tagliare i dividendi. Forse il mercato ha punito i titoli a sufficienza e questi potrebbero trovare una base per ripartire, forti del costo esiguo delle quotazioni.