Apple cade a Wall Street nel mercato after hours, nonostante abbia provato a resistere alla carenza degli approvvigionamenti. Le azioni del produttore di iPhone hanno lasciato sul terreno il 3,53% dopo una trimestrale che ha mostrato una forte domanda, ma non soddisfatta dai problemi rilevati nella catena produttiva. L'impatto dello shortage chip si è fatto sentire, spalleggiato dalla recrudescenza del Covid-19 in alcune zone che ha reso difficoltoso il processo di fabbricazione.
Le preoccupazioni ora sono tutte riversate sulle festività natalizie, periodo solitamente di grandi vendite per il colosso di Cupertino. L'iPhone 13 sta spopolando, ma il ritardo delle consegne rispetto alle ordinazioni sta creando innumerevoli disagi che potranno finire per pesare sul volume di vendita dell'azienda. Ma sono molti i prodotti in vetrina subissati dalle richieste dei consumatori, dai nuovi orologi agli iPad, ai computer Mac e molto altro.
La paura è che si potrebbe sostenere lo stesso scenario che si sta vivendo su svariati settori come quello automobilistico ad esempio, dove in molti casi la mancanza di semiconduttori ha gettato molte ombre sull'outlook per i prossimi mesi.
Apple: i risultati della trimestrale
Le forniture quindi non hanno tenuto il passo della domanda, sebbene il gigante tecnologico nel quarto trimestre fiscale abbia registrato vendite per 83,4 miliardi di dollari, con un incremento del 29% sul 2020. Ci sono però 2 osservazioni da fare: la prima è che le stime degli analisti erano per un fatturato di 84,7 miliardi di dollari e in secondo luogo che l'aumento rispetto all'anno scorso non descrive completamente la situazione in quanto allora non veniva conteggiata l'uscita del nuovo iPhone.
Infatti Apple quest'anno ha lanciato l'iPhone 13 nelle ultime settimane di settembre, cosa che ha inciso sulle vendite dell'azienda. Il prodotto di punta del gruppo ha generato 38,9 miliardi di dollari, comprendendo però anche i vecchi modelli, però ha mancato le proiezioni del consensus a 41,6 miliardi di dollari.
Spostando l'attenzione su altri prodotti possiamo vedere che il Mac ha contribuito al fatturato per 9,2 miliardi di dollari, in aumento dell'1,6% rispetto all'anno scorso, ma al di sotto delle previsioni. Il problema lì è derivato dal rilascio dei nuovi MacBook Pro, effettuato all'inizio di questa settimana, quindi troppo tardi per essere conteggiato nei dati del trimestre. La gran parte del contributo è arrivato dai modelli MacBook Air e MacBook Pro 2020, oltre che dagli iMac.
A superare le stime del consensus invece sono stati gli iPad, con 8,25 miliardi di dollari di introiti, contro i 7,2 miliardi previsti da Wall Street. La crescita anno su anno è stata del 21% e ha riguardato soprattutto le nuove versioni dell'iPad mini e dell'iPad entry-level.
Deludenti viceversa le entrate derivanti dalla divisione oggetti, home e accessori come ad esempio Apple Watch, Apple TV, AirPods, cuffie Beats e Home Pod. Nel trimestre la società ha infatti incassato 8,79 miliardi di dollari, in aumento del 12% sul 2020, ma al di sotto dei 9,28 miliardi stimati.
Eccellente è stato l'andamento del settore servizi, soprattutto considerando il ritorno alla normalità delle persone, le quali potevano dedicare meno tempo all'intrattenimento. Invece i ricavi in questo ramo sono aumentati del 26% a 18,3 miliardi di dollari, meglio delle aspettative di 17,6 miliardi di dollari.
In buona sostanza quindi il fatturato di Apple è cresciuto su tutta la linea riuscendo anche a sopportare la crisi dei semiconduttori, ma non ha rispettato gli obiettivi del mercato. L'Amministratore Delegato Tim Cook al riguardo ha detto che la carenza dell'offerta superiore alle attese e le interruzioni della produzione per via del Covid-19 hanno impattato per circa 6 miliardi di dollari.
Tutto questo ha portato comunque a un risultato netto di bilancio in linea con le previsioni. L'utile infatti è stato di 20,6 miliardi di dollari, corrispondente a 1,24 dollari per azioni, in crescita rispetto ai 12,7 miliardi di dollari, o 0,73 dollari per azione, del quarto trimestre fiscale del 2020.
Apple: l'outlook per il 2021
Il gigante tecnologico non ha fornito indicazioni per il trimestre in corso, anche perché sono molte le incognite che aspettano l'azienda, legate soprattutto ai ritardi delle consegne durante le varie festività che ricorreranno negli ultimi 2 mesi dell'anno, partendo da Halloween e proseguendo con la Festa del Ringraziamento, il Black Friday, il Cyber Monday e le vacanze natalizie.
Ad ogni modo Apple ha affermato che ci sarà una crescita su base annuale per tutti i suoi dispositivi, eccezion fatta per l'iPad che risente troppo della crisi degli approvvigionamenti. Gli analisti in media prevedono un fatturato di 120 miliardi di dollari. In Borsa le azioni Apple dall'inizio dell'anno hanno guadagnato il 15%, sottoperformando l'indice S&P 500 che viaggia con una performance di circa il 22%.