I futures del Vecchio Continente, impostati sotto la parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna della debolezza sui principali mercati azionari dell'area euro. Il focus rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 28.400 punti, ancora a debita distanza dai primi supporti di breve termine situati in area 28.000 punti. Ricordiamo che importante sarà non perdere questi sostegni, per evitare un ritorno delle quotazioni sui minimi dello scorso mese di luglio situati sui 27.500 punti. Al contrario segnali di rinnovata forza si avrebbero con il ritorno dei corsi oltre la soglia dei 29.000 punti e primi obiettivi i massimi degli ultimi 15 anni posizionati sui 29.600-29.650 punti. Nella seduta odierna tra i temi da seguire a Piazza Affari troviamo Telecom Italia, dopo le news arrivate nella serata di ieri. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Tim: Memorandum tra Kkr e Mef per la Rete
Nella serata di ieri, in merito alla cessione della Rete da parte di Tim, il Ministero dell’economia e delle finanze ed il fondo americano Kkr hanno firmato un memorandum of understanding. Questo accordo prevede la formulazione di un’offerta vincolante che stabilisce, in particolar modo, l’ingresso del MEF nella Netco fino al 20% del capitale. Inoltre i termini dell'accordo prevedono che il ministero, nonostante la sua quota di minoranza, possa giocare un ruolo decisivo nelle scelte strategiche della società. A questo punto i prossimi passaggi dovrebbero vedere l'adozione di un Dpcm per completare l'iter procedurale, per quello che riguarda l'intervento istituzionale, mentre Kkr dovrebbe completare gli accordi per il finanziamento dell'operazione da 23 miliardi di euro. Secondo alcuni rumors, l'impegno delle banche in tal senso dovrebbe arrivare entro la fine di questo mese. Per quanto riguarda l'impegno finanziario del governo dovrebbe essere tra i 2,3-2,5 miliardi di euro.
A questo punto le notizie delle ultime ore vanno a creare lo scenario ideale per Tim, in quanto non solo farebbe venir meno i rischi di un'applicazione del golden power da parte del governo ma soprattutto potrebbe addirittura portare a un miglioramento della valutazione di NetCo. Con le notività delle ultime ore due sono però le domande che potrebbero porsi gli investitori. Da una parte cosa farà il primo azionista dell'azienda, Vivendi, e dall'altra il ruolo che avranno F2i, che aveva gia firmato un memorandum con Kkr, e Cdp che era pronta ad entrare nella partita affiancando il fondo statunitense.
Azioni Tim: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione nel breve e medio termine. Quella di ieri è stata una nuova giornata positiva per il titolo Tim, la terza consecutiva, che con volumi in deciso aumento rispetto alla media giornaliera mensile ha visto i prezzi spigersi oltre gli 0,275 euro. Nel breve periodo una conferma dei corsi oltre gli 0,278-0,28 euro, massimi degli ultimi quattro mesi, dovrebbe far proseguire il movimento rialzista in in direzione degli 0,29 euro e successivamente verso la soglia psicologica degli 0,30 euro. Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere superate, si aprirebbero le porte prima per nuovi allunghi verso gli 0,312 euro ed in seguito in direzione dei massimi del 2023 posti in area 0,325 euro.
Al contrario i primi supporti da monitorare sono posti nei pressi degli 0,27 euro, sotto i quali si dovrebbe assistere ad una fase correttiva che avrebbe come primo obiettivo gli 0,26-0,255 euro, dove transitano sia la media mobile di lungo periodo che quella a 50 giorni, e ssuccessivamente i minimi degli ultimi 7 mesi situati in area 0,245 euro. Nel caso si realizzasse questa view, fondamentale sarebbe la tenuta di tali supporti per evitare un pericoloso indebolimento della struttura grafica che di conseguenza aprirebbe le porte ad ulteriori vendite in direzione degli 0,236 euro e a seguire gli 0,225 euro. La tenuta di tali sostegni eviterebbe per l'azione una prosecuzione delle vendite fin verso i minimi dello scorso mese di dicembre situati sulla soglia degli 0,2 euro
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