Tesla dovrà richiamare 158 mila veicoli a causa di difetti al computer di bordo, in particolare nel sistema di infotainment (Mcu). È quanto ha stabilito la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), l’Agenzia per la sicurezza stradale in USA, che ha sollecitato la casa d’auto di Elon Musk a richiamare le Model S prodotte fra il 2016 ed il 2018 e le Model X prodotte ad inizio 2018.
I motivi sarebbero relativi al malfunzionamento del computer di bordo su alcuni veicoli prodotti tra il 2016 e il 2018, che rappresenterebbero un rischio per la sicurezza. Già a giugno 2020, la stessa agenzia americana aveva aperto un'indagine nei confronti dell'azienda di automobili, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni e richiami riguardanti il malfunzionamento dei touch screen in alcune vetture Model S dal 2012 al 2018 e veicoli Model X Tesla dal 2016 al 2018.
Tesla dovrà richiamare 158mila auto per problemi al computer di bordo
Il motivo? Troppe segnalazioni per problemi relativi al computer di bordo. Un problema di esaurimento di memoria a quanto pare che avrebbe costretto la NHTSA a pendere una drastica decisione.
Nella giornata di mercoledì, proprio l'agenzia americana per la sicurezza stradale, aveva inviato una lettera a Tesla in cui evidenziava ufficialmente come gli schermi di quelle determinate vetture fossero difettosi e quindi rappresentavano un rischio per la sicurezza. C'era il pericolo, infatti, che le telecamere di backup si potessero oscurare e che gli sbrinatori potessero subire un malfunzionamento.
Più nello specifico, il guasto alla memoria comporta: l’apparizione di una schermata nera su tutto il display dell'infotainment che rende impossibile il suo utilizzo, l’impossibilità nell'utilizzo delle telecamere del veicolo, l’impossibilità all'accesso ai controlli del clima e il malfunzionamento dei sistemi di assistenza alla guida (ADAS).
Tutti i malfunzionamenti riscontrati, afferma l'NHTSA, compromettono la sicurezza dei veicoli e dei suoi passeggeri, aumentando drasticamente il pericolo di incidenti. Secondo quanto riportato, Tesla sarebbe al corrente di tali problematiche e avrebbe fornito un modello statistico in cui sono riportate le riparazioni settimanali dal 2020 al 2028, con un picco che si verificherà nel 2022.
L'agenzia statunitense ha riconosciuto l'impegno da parte della società di Elon Musk di rilasciare aggiornamenti software OTA con l'obiettivo di mitigare i guasti, giudicandoli tuttavia come insufficienti.