Standard & Poor's: chi è, cosa fa e quale è la scala dei rating | Investire.biz

Standard & Poor's: chi è, cosa fa e quale è la scala dei rating

01 gen 2022 - 15:00

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Chi è Standard & Poor's? Come funziona la sua scala di rating? Vediamolo insieme

Standard & Poor’s, insieme a Moody’s e Fitch, è una delle principali società di rating al mondo. Oltre a questo l’azienda si occupa di elaborare ricerche finanziarie e analisi su diversi temi economici. Dal gruppo statunitense prendono il nome numerosi indici di Borsa, come l’S&P 500 per gli USA, l’S&P 200 per l’Australia, l’S&P/TSX per il Canada e l’S&P/Nifty 50 per l’India. Il gruppo non è quotata in Borsa, ma lo è il suo possessore, McGraw-Hill.

 

Standard & Poor’s: la storia

Le origini di S&P possono essere cercate nel 1860, quando la società veniva chiamata Poo’rs Publishing prendendo il nome del suo fondatore, Henry Varnum Poor. Il primo rating di Poor’s risale al 1916. Il primo listino azionario arriva nel 1923 nel 1923 con 233 aziende.

Nel 1941, l’azienda specializzata in servizi di informazioni per gli investimenti si fonde con Standard Statistics, gruppo nato nel 1906 come Standard Statistics Bureau. È con questa operazione che prende ufficialmente il via la Standard & Poor’s Corporation.

Nel 1957 viene introdotto l’indice di Borsa S&P 500, mentre nel 1966 l’agenzia viene acquistata da McGrawHill, gruppo che nel 2016 diventa S&P Global. Nel 2012 invece S&P ha combinato le sue operazioni con Dow Jones Indices. Ad oggi l’azienda ha oltre 1.400 analisti di credito, e ha emesso più di 1,2 milioni di giudizi sul merito di credito per Stati, aziende e strumenti finanziari.

 

Standard & Poor’s: la scala di rating

Vediamo ora la scala di rating di S&P a lungo termine:

 

  • AAA: Un debitore con questo rating ha una capacità di adempiere alle obbligazioni estremamente forte.
  • AA, AA+ e AA-: Un debitore con questo rating ha una capacità di adempiere alle obbligazioni molto forte. Sul sito dell’agenzia è spiegato come questo giudizio si differenzia poco dal migliore.
  • A, A+ e A-: Un debitore con questo rating ha una forte capacità di adempiere alle proprie obbligazioni, ma è più suscettibile agli eventi economico/finanziari avversi rispetto a quelli con giudizio più alto.
  • BBB, BBB+ e BBB-: Un debitore con questo rating ha un’adeguata capacità di adempiere alle proprie obbligazioni. Le condizioni economico/finanziarie avverse hanno più probabilità di portare ad un indebolimento del grado di fare fede ai suoi impegni finanziari.
  • BB, BB+ e BB-: Da questo rating in giù vi è un significativo rischio speculativo dei debitori. Nel dettaglio questo giudizio presuppone una minore vulnerabilità nel breve termine rispetto ai giudizi inferiori. Tuttavia, vi sono maggiori incertezze ed esposizioni agli eventi avversi.
  • B, B+ e B-: I debitori con questo rating hanno una maggiore probabilità di non onorare le proprie obbligazioni rispetto a quelle con giudizio BB, anche se vi è una capacità di pagare nel presente. Questa verrebbe meno in caso di condizioni economico-finanziarie avverse.
  • CCC, CCC+ e CCC-: Questo rating è attribuito ai debitori con vulnerabilità presenti e con una capacità di pagare le obbligazioni legata da condizioni economico-finanziarie favorevoli.
  • CC: Con tale giudizio si indicano quei debitori con alte vulnerabilità presenti.
  • C: I debitori con questo giudizio hanno alte probabilità di non onorare le obbligazioni. Tale rating può inoltre essere attribuito per coprire una situazione in cui è stata richiesta la procedura di bancarotta ma i pagamenti sullo specifico debito proseguono. Questo giudizio viene assegnato anche in un’emissione di azioni privilegiate in arretrato sui dividendi o sui pagamenti del fondo di ammortamento, ma che sta pagando.
  • R: Un debitore con questo rating è sottoposto a supervisione regolatoria a causa delle sue condizioni finanziari. In questa situazione i regolatori potrebbero avere il potere di favorire una classe di obbligazioni o pagare alcuni debiti al posto di altri.
  • SD e D: Un debitore con rating D non ha pagato una o più obbligazioni e fallirà a pagare tutto o gran parte tutti gli altri debiti appena arriveranno a scadenza. S&P fornisce un giudizio di SD quando crede che il debitore presenti una situazione di default selettivo su emissioni specifiche, continuando però a pagare sporadicamente su altre obbligazioni.

 

Questa invece la scala dei rating a breve termine:

 

  • A-1: Un debitore con questo giudizio ha una forte capacità di onorare i suoi impegni finanziari. Alcuni soggetti hanno tale rating accompagnato da un segno +: ciò indica una capacità estremamente solida di onorare i debiti.
  • A-2: I soggetti con questo rating hanno una soddisfacente capacità di onorare i propri debiti anche se sono più suscettibili agli affetti avversi dei cambiamenti delle condizioni economico-finanziarie rispetto a coloro con giudizio A-1.
  • A-3: I debitori con questo rating hanno un’adeguata capacità di soddisfare i propri oneri finanziari. In questo caso, condizioni economico-finanziarie avverse hanno più probabilità di portare a un indebolimento della capacità di onorare i debiti.
  • B-1: Un rating B-1 nel breve termine ha un significativo grado speculativo ma il debitore ha una capacità relativamente forte di soddisfare i propri impegni finanziari. In generale, tutti i giudizi B indicano che il soggetto è in grado di onorare le proprie obbligazioni, ma le condizioni economico-finanziarie avverse possono portarlo ad una capacità inadeguata di farci fronte.
  • B-2: Questo rating implica significative caratteristiche speculative e il debitore ha una capacità media capacità di soddisfare i propri impegni finanziari nel breve periodo.
  • B-3: Questi debitori hanno caratteristiche speculative significative e una debole capacità di onorare le proprie obbligazioni.
  • C: I debitori con questo giudizio hanno un’alta probabilità di non pagare. Tale giudizio può inoltre essere attribuito per coprire una situazione in cui è stata richiesta la procedura di bancarotta ma i pagamenti sullo specifico debito proseguono. Questo rating viene assegnato anche in un’emissione di azioni privilegiate in arretrato sui dividendi o sui pagamenti del fondo di ammortamento, ma che sta pagando.
  • R: Questo rating indica che il debitore è sotto supervisione regolatoria a causa delle sue condizioni finanziarie. In questa situazione i regolatori potrebbero avere il potere di favorire una classe di obbligazioni o pagare alcuni debiti al posto di altri.
  • SD e D: Un debitore con rating D non ha pagato una o più obbligazioni e fallirà a pagare tutto o gran parte tutti gli altri debiti appena arriveranno a scadenza. S&P fornisce un giudizio di SD quando crede che il debitore presenti una situazione di default selettivo su emissioni specifiche, continuando però a pagare sporadicamente su altre obbligazioni.

 

S&P: il CreditWatch e l’outlook

Il CreditWatch indica la potenziale direzione del prossimo rating a breve o lungo termine. L’attribuzione di questo giudizio si basa su eventi identificabili e tendenze di breve termine che potrebbero influire sui rating. Queste possono includere per esempio votazioni politiche, fusioni o ricapitalizzazioni. Un rating messo sotto CreditWatch non deve necessariamente cambiare e, quando è possibile, S&P fornisce diversi rating alternativi. Questo giudizio può essere di tre tipi:

 

  • Positivo: quando il rating può aumentare;
  • Negativo: quando il rating può diminuire;
  • In via di sviluppo: quando è possibile che il rating migliori, peggiori o rimanga stabile.

 

S&P fornisce anche una scala di outlook per evidenziare la possibile direzione futura di un rating a lungo termine prendendo in considerazione qualsiasi cambiamento nelle condizioni economico-finanziarie. Vediamo quali possono essere:

 

  • Positivo: il rating può migliorare;
  • Negativo: il rating può peggiorare;
  • Stabile: il rating non dovrebbe cambiare;
  • In via di sviluppo: il rating può essere migliorato o peggiorato;
  • NM: indica che l’informazione non è significativa.

 

 

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