Saras, società operativa nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, controllata dalla famiglia Moratti, è sotto la lente degli investitori a Piazza Affari.
Il titolo corre in Borsa dopo l'accordo con Enel Green Power per avviare la decarbonizzazione della propria raffineria – che gestisce dagli anni ‘60 - di Sarroch in Sardegna, segnando un progresso dell’8,03% al momento della scrittura.
Industria petrolifera in piena transizione energetica
Anche per la più grande raffineria italiana è giunto il momento di operare le prime trasformazioni che la porteranno verso la transizione energetica. L’obiettivo del gruppo è quello di ridurre le emissioni di CO2 nel processo di trasformazione dei petroliferi. La scelta di Saras è ricaduta sulla tecnologia più green in assoluto, ovvero l'idrogeno "verde".
A Enel Green Power toccherà il compito di realizzare un impianto fotovoltaico nonché l'elettrolizzatore alimentato dall'energia solare per la produzione di idrogeno. Saras dovrà modificare gli impianti di raffinazione per adattarli alla nuova tecnologia. Tutto questo, in attesa di capire quale sarà l'evoluzione del business e quali sono le intenzioni dei Moratti, in previsione dei grandi cambiamenti in atto in tutta l'industria petrolifera.
Si tratta di un primo passo per la trasformazione dell’impianto sardo, come fa intendere Dario Scaffardi Direttore generale di Saras: “Per dimensioni, posizione e caratteristiche strutturali si presta a sviluppare ed accogliere un progetto di produzione di idrogeno verde con evidenti potenzialità di sviluppo e di crescita”.
Saras: analisi tecnica e strategie operative
Con il balzo messo a segno nella seduta odierna e in quella di ieri, il quadro tecnico di Saras si è rinnovato al rialzo, violando l’importante resistenza statica che conta il massimo dell’8 gennaio scorso in area 0,6560 euro.
I corsi ora sono al test di un’altra importante area di concentrazione di offerta, quella a 0,6880 euro, lasciata in eredità dai minimi registrati tra marzo e maggio 2020. Un superamento stabile di quest’area resistenziale potrebbe dare modo ai corsi di invertire il downtrend di medio-lungo periodo e raggiungere in primis area 0,90-0,95 euro per azione, che rappresenterebbe il prossimo ostacolo per i compratori.
Visto il recente eccesso, nel caso dovesse verificarsi un ritracciamento dei prezzi, area 0,6565 euro rimane un ottimo livello al quale valutare nuovi ingressi long. La positività verrebbe meno con un ritorno al di sotto di area 0,5350 euro.