I problemi finanziari legati alla banca statunitense SVB, che nella serata di ieri avevano innescato un sell-off a Wall Street, colpiscono anche i mercati azionari del Vecchio Continente che si avviano a chiudere l'ultima seduta della settimana in deciso territorio negativo. In questo contesto il Ftse Mib scende sotto l'area dei 27.200 punti, livelli che in caso di mancata tenuta spingerebbero le quotazioni verso la soglia dei 27.000 punti e successivamente in direzione dei minimi delle ultime ottave posti nei pressi dei 26.850 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari fanno registrare una decisa performance negativa troviamo Safilo che nella serata di ieri, in occasione della presentazione dei conti del 2022, ha illustrato gli obiettivi a medio termine dell'azienda. Andiamo a scoprirli insieme.
Safilo: gli obiettivi economico-finanziari al 2027
Dopo aver chiuso il 2022 con vendite nette in rialzo dell'11% a 1,076 miliardi di euro, target raggiunto con 2 anni di anticipo, ed un utile netto più che raddoppiato rispetto al 2021 a 58,3 milioni di euro, in scia all'ottima performance registrata da tutti i marchi, Safilo nella serata di ieri ha illustrato gli obiettivi di medio termine del gruppo al 2027.
Proseguendo le linee strategiche che hanno accompagnato l'azienda negli ultimi anni, il Gruppo si attende che le vendite nette possano raggiungere gli 1,3 miliardi di euro nel 2027, grazie ad un tasso di crescita annua di circa il 4%. Per quanto riguarda l'Ebitda adjusted margin dovrebbe attestarsi tra il 12-13%, rispetto al 9,4% del 2022, mentre il free cash flow è visto positivo nel corso di tutto il periodo, grazie ad un costante miglioramento del risultato operativo del gruppo.
Questi numeri potranno essere raggiunti non solo grazie ai marchi di proprietà, che dovrebbero superare il 50% dei ricavi del Gruppo entro la fine del Piano, ma anche attraverso eventuali operazioni di M&A. Nel corso della presentazione del Piano la società ha confermato la possibile cessione a terze parti dello stabilimento di Longarone, reputato non più strategico dalla società. In questo contesto Safilo ha dato mandato a BDO di cercare potenziali aziende interessate che possano assicurare una continuità del know-how sviluppato nel corso degli anni. Andiamo ora a vedere come sta reagendo l'azione dopo queste notizie.
Safilo: analisi tecnica e strategie operative
È una giornata in decisio territorio negativo quella odierna per il titolo Safilo, che prosegue quella fase correttiva che sta contrassegnando le ultime settimane e che potrebbe riportare le quotazioni in direzione dei minimi degli ultimi 5 mesi situati in area 1,32 euro. Nel caso fondamentale sarà la tenuta di questi livelli, per evitare che la fase ribassista innescatasi il 24 gennaio 2023 dagli 1,65 euro possa spingere l'azione in direzione degli 1,25 euro e successivamente verso l'area degli 1,20 euro. Un eventuale discesa sotto quest'ultimi livelli andrebbe ad indebolire ulteriormente la struttura grafica del titolo, aprendo la strada per uleriori discese verso gli 1,12-1,13 euro e a seguire in direzione dei minimi del 2022 posti nei pressi degi 1,02 euro.
Al contrario per avere un segnale di forza i prezzi dovrebbero spingersi oltre i massimi settimanali situati in area 1,44 euro. Sopra questi livelli è possibile un recupero dei corsi, che avrebbero un primo obiettivo situato sugli 1,53 euro ed in seguito guardare i massimi di periodo posti in area 1,65 euro. Sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree resistenziali che il titolo Safilo riattiverebbe quel trend ascendente partito nel settembre dello scorso anno e che avrebbe un ulteriore target rialzista posto sui massimi del 2021 in area 1,80 euro.
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