Azioni Tencent in deciso rialzo nella Borsa di Hong Kong (+4,24%), dopo la decisione a sorpresa da parte della società di servizi media di scaricare gran parte della quota di partecipazione detenuta in JD.com e di distribuirla sottoforma di dividendi agli azionisti. Nel dettaglio il colosso guidato da Ma Huateng pagherebbe una cedola di 127,69 miliardi di dollari di Hong Kong, pari a 14,4 miliardi di dollari USA, riducendo dal 17% al 2,3% il pacchetto azionario detenuto nel capitale del secondo più grande rivenditore online di tutta la Cina.
In base a un deposito effettuato presso la Borsa di Hong Kong, la distribuzione sarà di 457,3 milioni di azioni di classe A, corrispondenti all'86,45% della sua partecipazione totale. Il titolo JD.com è naufragato in Borsa questa notte al seguito della notizia, perdendo il 7,02%. Nell'accordo il Presidente di Tencent, Martin Lau, uscirà dal Consiglio di Amministrazione di JD.com a partire da oggi stesso.
Tencent: cosa significa la vendita di JD.com
La cedola straordinaria distribuita da Tencent rientra tra i più grandi premi che hanno ricevuto gli azionisti da parte di una società tecnologica, che punta solitamente alla crescita degli investimenti per aumentare il valore azionario.
Il gigante cinese di Shenzen ha come strategia infatti quella di scommettere su società nella fase iniziale del loro sviluppo per poi cederle non appena hanno raggiunto una situazione di maturità con la crescita della loro valutazione. JD.com rientra in questa casistica e quindi il momento per la liquidazione è quello giusto, ha comunicato Tencent.
Per quest'ultima il rivenditore internet ha rappresentato una delle numerose aziende sostenute che sono arrivate a dominare le sfere d'influenza, come ad esempio Didi Global e Meituan. Per JD.com invece Tencent ha consentito l'accesso ad alcuni canali importanti come WeChat, la messaggistica che permette tra l'altro di pagare bollette ed effettuare acquisti online. Ad ogni modo, fa sapere Tencent, le 2 società continueranno a collaborare nell'ambito di una relazione commerciale vantaggiosa per entrambe.
Tencent: altre dismissioni in arrivo?
La mossa di Tencent comunque arriva nel pieno della grande opera di repressione delle Autorità di Pechino sul fronte del monopolio delle aziende tecnologiche, nel tentativo di riuscire a ottenere la benevolenza del Governo dismettendo alcune attività. Da più di un anno le azioni tech cinesi sono state sottoposte a un intenso controllo normativo, che si è esteso all'educational, ai giochi online e a ogni forma di contenuto internet. Ad essere maggiormente colpite oltre a Tencent vi sono stati colossi come Meituan e Alibaba, che hanno perso gran parte della loro quotazione di mercato.
Il principio della prosperità comune imposto da Xi Jinping ha dominato la scena e lo farà con ogni probabilità per gli anni a venire, spingendo molte aziende anche ad attività filantrope. Il problema che si pongono gli investitori adesso è se questa di JD.com sia solo una della serie di dismissioni degli assets del gigante dei servizi. Ad essere particolarmente a rischio potrebbero essere ora le partecipazioni in Meituan, Pinduoduo e Kuaishou Technology.
Alcune persone vicine al management di Tencent hanno rassicurato gli azionisti, sostenendo che il portafoglio d'investimento sia stato rivalutato e non c'è per ora alcuna intenzione di uscire da altri investimenti importanti. Una schiera di analisti, tipo Matthew Kanterman e Tiffany Tam, tuttavia afferma che Tencent potrebbe avere in programma di accelerare con gli investimenti all'estero. Secondo Gary Ching di Guosen Securities, altre società come Alibaba potrebbero cominciare a seguire lo stesso esempio smantellando alcune startup di successo.